De Laurentiis: “Inter? Sarà una sfida impegnativa, Spalletti è bravissimo”
Le parole del presidente del Napoli a proposito del campionato e della sfida contro i nerazzurri“Non c’è dubbio, quella dello scudetto e/o della Champions, ma dico anche ‘e’, non ci facciamo mancare nulla, non ci dispiacerebbe” ha risposto così Aurelio De Laurentiis a chi gli ha chiesto quale sarebbe la pagina più bella da scrivere a breve con la società partenopea.
Intervistato a Sky Sport 24, il presidente del Napoli ha parlato del campionato degli azzurri, in particolar modo delle prossime partite, tra cui il big match con l’Inter.
Ecco le sue parole:
Se non si vince ora non si vince più? “Non faccio gesti scaramantici davanti ai giornalisti, dovrei secondo quello che si dice vincere lo scudetto e vendere il Napoli. Io invece voglio starci tanti anni possibili e vincere tantissimi scudetti, a Napoli se ne sono vinti pochi, ma credo che se riuscissimo a prendere quell’avvio… Io nel cinema ho fatto gruppo sempre con gli stessi, mi piacerebbe continuare così anche nel calcio. Il calcio è cambiato, non è quello di Maradona, chi fa paragoni con il passato fa un grossolano errore”.
Roma, City e Inter? “È un bel banco di prova, tre partite difficilissime. Il Manchester è fortissimo, con un Guardiola che ha ritrovato il suo antico splendore. All’Inter c’è un bravissimo tecnico che ci ha dato filo da torcere già con la Roma. Sarà una settimana estremamente impegnativa, giocherà molto la salute e la condizione dei giocatori, ma anche lo stato mentale”.
Juve? “Grande squadra, consolidata nel tempo, poi per paura si possono dire anche cose a livello obiettivo azzardate. L’anti Juve siamo noi per il momento, poi possiamo essere noi, la Roma, l’Inter, il Milan. Ognuna di queste squadre può lavorare per il Napoli, ogni difficoltà che loro creeranno alla Juve si riverserà positivamente nei nostri confronti. In positivo mi ha stupito la Roma, in negativo il Benevento, mi aspettavo che investissero”.
Spalletti ha detto che firmerebbe per il secondo posto. Io? “No, non ho mai firmato per nessun posto. Ho sempre detto ‘Sarebbe bello arrivare tra i primi tre’. Anche nel cinema, ma con 500 concorrenti. 19 concorrenti non sono 500, non mi accontento nemmeno dei primi tre. Se lo avesse detto Sarri? Sarri può dire quello che vuole, segue una politica comunicazione che lo deve mantenere sereno nello spogliatoio, perdonandogli anche un eventuale errore, lui ha libertà assoluta di dire quello che pensa”.
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