Maglia senza sponsor, tre ipotesi per l’euroderby
I nerazzurri potrebbero rilanciare gli slogan di campagne del passato o un nuovo logo contenente le attività benefiche
Non c’è due senza tre… e il quattro vien da sé. L’Inter si augura che questo famoso proverbio possa avverarsi: dopo le due vittorie conquistate con Lazio e Verona con indosso la maglia senza sponsor (una con la divisa principale, l’altra con quella da trasferta), i nerazzurri sperano di ottenere lo stesso risultato anche nella sfida di campionato con la Roma e, soprattutto, nell’euroderby di Champions. Anche se questa volta potrebbe esserci una novità.
Secondo TuttoSport, vista la caratura e il palcoscenico che offre il suggestivo scontro con il Milan, l’Inter starebbe pensando di superare definitivamente la rottura con Digitalbits: sul tavolo ci sono tre ipotesi (oltre a quella di lasciare tutto come adesso).
- La prima consiste nell’inserire sulle casacche la scritta Inter Campus, l’ong creata da Massimo Moratti nel 1997. La scelta permetterebbe di pubblicizzare il brand nerazzurro e di far conoscere un’iniziativa che ha ottenuto importanti riconoscimenti a livello internazionale, ad esempio venendo premiata dall’Onu. Al momento, però, non tutti all’interno della società sono convinti di puntare su quest’idea.
- La seconda ha a che fare con tutte le attività benefiche che coinvolgono il Biscione: si tratterebbe di collocare una sigla o un logo in grado di rimandare a tutti i progetti sociali e benefici sostenuti dal club.
- La terza consiste nel rilanciare lo slogan della campagna I M Inter, nata ai tempi dello scudetto conquistato con Conte nel 2021.
- L’ultima possibilità, invece, sarebbe quella di continuare a giocare senza sponsor. Tuttavia, proprio per l’importanza della partita ormai alle porte, questa ipotesi sembrerebbe da scartare.
Con quale maglia e con sopra quale scritta l’Inter giocherà contro la Roma e il derby di Champions non è ancora dato sapere. Ma di sicuro i tifosi nerazzurri si augurano che, dopo i successi con Lazio e Verona, il doppio proverbio possa diventare realtà: non c’è due senza tre… e il quattro vien da sé.