FOCUS – Un salto nel passato per ritornare grandi in futuro: ripartiamo da MM
Dopo l’inaspettato “no” di Touré, calciatore a lungo corteggiato dall’Inter e da Mancini, eletto a leader intorno al quale costruire una squadra nuovamente vincente, il club di Corso Vittorio Emanuele sembrava aver accusato il colpo.
Come un pugile suonato da un pugno che non si aspettava di ricevere, uno di quei ganci sferrati con chirurgica precisione e dai quali è difficile riprendersi, la Beneamata brancolava in mezzo al ring cercando di incassare quel durissimo colpo. Il dietrofront di Tourè aveva indubbiamente determinato una fase di confusione ed il club nerazzurro doveva elaborare una sorta di “lutto sportivo“. Dopo i tanti proclami di cui Mancini e i dirigenti si erano resi protagonisti, vedere il voltafaccia del fuoriclasse africano non poteva lasciare indifferente chi su quel calciatore aveva riposto molte speranze di rinascita. L’Inter però ha saputo incassare la delusione ed è ripartita con un chiaro obiettivo da raggiungere: immettere nella rosa nerazzurra quella qualità necessaria per tornare ad essere competitiva ai massimi livelli.
In questi giorni la sensazione è quella di un netto cambio di marcia nel mercato della Beneamata. Si intravede la volontà di volersi ribellare a quella mediocrità che sembrava diventata per noi quasi una dimensione naturale, quando invece stagioni fallimentari come le ultime quattro dovrebbero rappresentare l’eccezione che conferma la regola: una regola fatta non sempre di vittorie, anzi, ma di ambizione, l’ambizione di voler competere sempre per la conquista di titoli.
A conferma dell’accelerazione impressa da Ausilio sul mercato vi è la notizia che tutti i tifosi aspettavano da tempo di poter leggere: è vicinissimo l’acquisto di Miranda dall’Atletico Madrid, finalmente un grande difensore. Nel corso delle ultime settimane si è sottolineata più volte la necessità di acquistare un leader difensivo, un calciatore in grado di guidare il reparto, incrementando il rendimento degli altri difensori già a disposizione di Mancini. Miranda è il calciatore ideale per colmare le lacune del reparto arretrato nerazzurro. Il centrale brasiliano è abituato ai grandi palcoscenici e ha il carisma necessario per diventare il nuovo leader della linea difensiva disegnata dal tecnico di Jesi.
Accanto a Miranda potrebbe essere impiegato Murillo, protagonista in Coppa America di un’ottima prestazione nella vittoria della sua Colombia contro il Brasile di Miranda. Oltre ad aver realizzato il gol vittoria, l’ex difensore del Granada ha destato una buonissima impressione: bene nel gioco aereo, attento nelle chiusure, veloce nonostante le lunghe leve, protagonista di qualche uscita palla al piede che ha fatto esaltare i tifosi colombiani.
Murillo dovrà ancora lavorare su qualche piccolo calo di concentrazione palesato nel corso dei 90′, ma le note positive restano comunque numerose ed evidenti. La presenza di Miranda al suo fianco non potrà che giovargli ed insieme potrebbero formare una coppia davvero affidabile.
È noto come la costruzione di una grande squadra parta sempre dalla costruzione di una grande fase difensiva e questa caratteristica nelle ultime Inter era assente ingiustificata. Per anni quando leggevamo la sigla “MM” abbiamo sempre pensato alle iniziali dell’ex Presidente Massimo Moratti. La speranza è che nei prossimi anni questa sigla possa indicare la miglior coppia difensiva del campionato: Miranda-Murillo. Speriamo di ripartire da loro, da una coppia che riesca finalmente a ridare solidità al nostro reparto difensivo. D’altronde come diceva un grande giocatore di football americano, Reggie White: “L’attacco vende i biglietti, la difesa fa vincere le partite!“