Ecco i quattro motivi che hanno portato all’addio di Moratti
Dimissioni Moratti
Dimissioni Moratti: ecco i 4 motivi che hanno causato l’addio
Tutta incentrata sull’Inter e su Moratti l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport: dopo aver rivissuto l’intera era relativa alla presidenza, con tanti dolori e tante gioie, la rosea prova a riassumere i motivi che hanno spinto ieri Massimo Moratti a dimettersi dal ruolo di Presidente onorario, generando un vero e proprio terremoto societario per i colori nerazzurri. Le cause delle dimissioni sono state riscontrate in quattro motivi:
1 – Moratti si è infuriato dopo le parole di Bolingbroke durante l’assemblea dei soci; il nuovo dirigente nerazzurro, infatti, nel tentativo di spiegare l’assurdo passivo riguardante il bilancio della squadra, ha apertamente parlato in conferenza stampa di una precedente gestione economica del club disastrosa, confermando quindi le idee che avevano i nuovi dirigenti e che serpeggiavano già da diversi mesi. Moratti, fin dai tempi della cessione, aveva pregato di evitare commenti pubblici sulla sua gestione, ma così non è stato.
2 – Thohir era stato messo a conoscenza della situazione economica dell’Inter ancora prima di acquistarla definitivamente però ha deciso di acquistarla lo stesso. Perchè lo ha fatto? In realtà, quello messo a segno da Thohir è stato un grande affare visto che – a parte i 75 mln iniziali e i 22 di finanziamento – il tycoon indonesiano ha ottenuto un mega prestito da 230 mln per finanziare le perdite. Ed è stato l’indonesiano stesso a chiedere a Moratti di restare al suo fianco.
3 – All’ex presidente non è affatto piaciuto il trattamento riservato alla vecchia guardia, non per l’idea in sè di fare un cambio generazionale ma per i modi con cui sono stati messi alla porta Milito, Cambiasso, Samuel, Zanetti, Cordoba e altri 40 dipendenti.
4 – La questione Walter Mazzarri: Moratti era rimasto in società con il ruolo di Presidente onorario e, in questa estate, aveva suggerito di temporeggiare sul rinnovo del mister di San Vincenzo. Solamente due giorni dopo, però, fu rinnovato il contratto all’allenatore, bypassando il consiglio di Moratti.
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