Youri Djorkaeff, ex leggenda nerazzurra, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sportweek. Tra i tanti temi affrontati, il francese ha parlato anche dell’Inter del presente e del suo legame con la città di Milano.
Ecco le sue parole: “Seguo ancora l’Inter, ma ultimamente non riesco a guardare le partite senza pubblico: dopo 15 minuti cambio canale, il calcio senza tifosi mi annoia. Quanto all’Inter, è importante che cominci a mettere le fondamenta per un progetto vincente, che si costruisce in 2-3 anni. E c’è bisogno che tutti remino nella stessa direzione. Ci vuole tempo, che nessuno nel calcio sembra avere”.
Su Conte: “All’inizio ne ho criticato la scelta, ma quando io sono andato via all’Inter è arrivato Lippi, quindi… penso però stia facendo un buon lavoro, e questo è l’importante”.
Il Fenomeno Ronaldo: “Era il più forte in un momento in cui, in Italia, giocavano tutti i migliori. Non a caso il suo soprannome era il Fenomeno. Ha cambiato il calcio, era un centravanti che arretrava per prendere palla, ma andava anche sulla fascia a crossare. E poi si divertiva, ha sempre visto il calcio come un gioco. Gli altri sono grandi campioni, il fenomeno è solo lui”.
Milano: “Ci torno spesso perché è una città bellissima, mi è entrata nel cuore sin da subito. Avevo casa in centro, mi è sempre piaciuto tutto: la gente, il cibo, la vitalità. Lì sono nati due miei figli, poi c’è San Siro con i suoi tifosi… è la mia città preferita”.
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