14 Dicembre 2024

Dumfries: “Mio arrivo ad Appiano non il massimo, ecco che è successo”

Il racconto dell'esterno dell'Inter

Denzel Dumfries, esterno dell’Inter che ha da poco rinnovato il suo contratto con i nerazzurri ha concesso un’intervista ai colleghi di Repubblica nella quale ripercorre alcune tappe della sua carriera, l’arrivo in nerazzurro e infine anche alcune curiosità sulla sua vita.

Il numero 2 nerazzurro inizia raccontando il suo arrivo a 18 anni in un club professionistico e quali sono state le sue motivazioni nella crescita da calciatore: “Ho avuto pazienza, lavorando duro. Sapevo qual era il mio sogno, fin da piccolo: la nazionale olandese”.

In molti hanno fatto confronti tra Hakimi e lo stesso Dumfries al momento del suo arrivo, visto che l’olandese è stato acquistato dall’Inter per raccogliere l’eredità sulla fascia destra lasciata dal marocchino e ricorda il primo giorno ad Appiano che non è stato perfetto: “Achraf è fortissimo, ma non sentivo la pressione. Credo in me stesso e Inzaghi mi ha dato fiducia. Mi ha aiutato a essere più solido e a conoscere il calcio italiano. Non posso dire che sia un amico, perché è il mio coach. Però è una persona eccezionale, abbiamo un bellissimo rapporto. Anche se il primo giorno alla Pinetina non è stato il massimo. Pensavo di fare un paio di foto e stringere mani, invece mi hanno messo subito in campo. Ho aperto il borsone che avevo in auto e ci ho trovato dentro due scarpe sinistre. La destra ho dovuto farmela prestare”.

L’olandese svela poi l’origine del suo nome e da dove derivi la scelta dei suoi genitori: “I miei genitori mi hanno chiamato così per Denzel Washington. Ci hanno preso. È il mio attore preferito, sono fan di The Equalizer. Ed è uno degli uomini che più stimo. Non spreca una parola e passa messaggi positivi. È calmo e forte”.

Infine Dumfries svela quasi sono stati i suoi idoli da ragazzino e a quali giocatori si sia ispirato: “Mi piaceva Clarence Seedorf, anche lui del Suriname. Lo tifavo ovunque giocasse, a partire dall’Inter. Un altro mio eroe era Maicon, giocatore meraviglioso. Uno dei migliori esterni di ogni tempo”.