Denzel Dumfries, esterno dell’Inter che ha da poco rinnovato il suo contratto con i nerazzurri ha concesso un’intervista ai colleghi di Repubblica nella quale ripercorre alcune tappe della sua carriera, l’arrivo in nerazzurro e infine anche alcune curiosità sulla sua vita.
Il numero 2 nerazzurro inizia raccontando il suo arrivo a 18 anni in un club professionistico e quali sono state le sue motivazioni nella crescita da calciatore: “Ho avuto pazienza, lavorando duro. Sapevo qual era il mio sogno, fin da piccolo: la nazionale olandese”.
In molti hanno fatto confronti tra Hakimi e lo stesso Dumfries al momento del suo arrivo, visto che l’olandese è stato acquistato dall’Inter per raccogliere l’eredità sulla fascia destra lasciata dal marocchino e ricorda il primo giorno ad Appiano che non è stato perfetto: “Achraf è fortissimo, ma non sentivo la pressione. Credo in me stesso e Inzaghi mi ha dato fiducia. Mi ha aiutato a essere più solido e a conoscere il calcio italiano. Non posso dire che sia un amico, perché è il mio coach. Però è una persona eccezionale, abbiamo un bellissimo rapporto. Anche se il primo giorno alla Pinetina non è stato il massimo. Pensavo di fare un paio di foto e stringere mani, invece mi hanno messo subito in campo. Ho aperto il borsone che avevo in auto e ci ho trovato dentro due scarpe sinistre. La destra ho dovuto farmela prestare”.
L’olandese svela poi l’origine del suo nome e da dove derivi la scelta dei suoi genitori: “I miei genitori mi hanno chiamato così per Denzel Washington. Ci hanno preso. È il mio attore preferito, sono fan di The Equalizer. Ed è uno degli uomini che più stimo. Non spreca una parola e passa messaggi positivi. È calmo e forte”.
Infine Dumfries svela quasi sono stati i suoi idoli da ragazzino e a quali giocatori si sia ispirato: “Mi piaceva Clarence Seedorf, anche lui del Suriname. Lo tifavo ovunque giocasse, a partire dall’Inter. Un altro mio eroe era Maicon, giocatore meraviglioso. Uno dei migliori esterni di ogni tempo”.
La conferma dopo gli esami strumentali
Il retroscena dagli spogliatoi prima di tornare in campo per il secondo tempo
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Si sta per accendere la trattativa
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