Edin Dzeko, centravanti e numero 9 dell’Inter, ha parlato in una lunga intervista concessa a La Gazzetta dello Sport. Il bosniaco ha toccato molto temi, come il suo momento di forma e l’eventuale rinnovo, ma ha parlato anche del suo rapporto con Lukaku.
Ecco le sue parole:
NAPOLI E RIMONTA – “Bisogna dare merito a loro se hanno accumulato questo distacco. Certo, 11 punti sono troppi, ma sono figli della nostra prima fase. Inutile ripensare a quei mesi, arrovellarsi, scervellarsi: l’unica cosa che possiamo fare adesso, ripeto, è accelerare, perché si può sempre recuperare. La scorsa stagione ci può essere da insegnamento. A gennaio tutti a dire che eravamo già campioni di Italia e anche lì, forse, ci siamo un po’ rilassati, pensando che il più fosse fatto. Ma il calcio italiano è così: non c’è una partita in cui puoi dare meno del 100%”.
LUKAKU – “Questa è l’Inter, per definizione una squadra di grandi giocatori. E tutti quelli che arrivano per alzare il livello sono benvenuti. Ci servono. Io li abbraccio tutti: si tratti di Romelu o di un altro. I grandi giocatori possono sempre giocare insieme. Non vedo il minimo problema a stare in attacco con Romelu, ma anche con tutti gli altri compagni. In partita trovi sempre il modo di incastrarti, non ci sono limiti in partenza. Poi in carriera ho spesso giocato con centravanti delle mie stesse “dimensioni. Lo conosco da quando eravamo in Inghilterra. Anche quando io ero a Roma e lui all’Inter abbiamo mantenuto un rapporto sincero. È normale che ci sia competizione: la competizione è giusta, anzi necessaria. Ma tutti pensiamo la stessa cosa: chi va in campo va sempre sostenuto da chi rimane fuori».
STATO DI FORMA – “Nessun motivo particolare, sto bene fisicamente, voglio vedere tanti miei compagni quando saranno vecchi come me…Ma sono tutti onesti, me lo dicono in faccia: “Magari arrivassi come te a 36 anni…”. Scherzi a parte, per allungare la carriera devi lavorare parecchio e io non mi risparmio, anche se quando scendi in campo è sempre la tua qualità a fare la differenza”.
EUROPA – “Alcuni dicono che non siamo abbastanza europei… Io dico semplicemente che siamo una grande squadra, davvero forte, che nella prima parte di stagione non ha espresso il suo reale valore. In Champions siamo andati meglio e ora con il Porto, un ottimo avversario, partiamo con 50 per cento di possibilità, anche se il valore lo fissa solo il campo. Intanto, però, vogliamo subito un primo trofeo, la Supercoppa contro il Milan”.
SKRINIAR – “Molto, molto forte. È ovvio che sarebbe importante, in un futuro potrebbe diventare il capitano. Noi tutti lo amiamo, ma ognuno deve fare le scelte migliori per la sua vita e su questo nessuno ha il diritto di entrarci”.
RINNOVO – “Mettiamola così: la mia volontà è di fare benissimo fino a giugno e il resto verrà da sé… Non aggiungo altro”.
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