Chi potrebbe essere il sostituto ideale di Mauro Icardi? Dzeko e Lukaku i profili per soddisfare le richieste di Antonio Conte, almeno stando alle trattative che la società ha portato avanti con più insistenza in queste settimane. Ormai ai titoli di coda l’avventura di Mauro Icardi con la maglia dell’Inter. Nel ritiro di Lugano, sabato scorso è andata in scena l’ennesima puntata della telenovela legata al futuro dell’argentino. Per volontà di Steven Zhang? Per volontà di Conte? Per volontà di Marotta e Ausilio? Fatto sta che Icardi ha fatto poco o nulla per riconquistare la fiducia di tutti. Il mercato incombe, la stagione è ormai alle porte, il ritiro è iniziato e la prima amichevole contro il Lugano mette in evidenza la pochezza di pedine la davanti, dove era anche da registrare l’assenza di Lautaro Martinez. Work in progress in casa Inter.
Numeri – Icardi, Dzeko e Lukaku sono tre numeri nove per eccellenza, con caratteristiche tutto sommato differenti. L’argentino non si allontanava spesso dall’area di rigore per dare ampiezza alla manovra, il bosniaco predilige la zona gol, ma si sacrifica, offre sponde ed aiuta moltissimo la squadra con il suo lavoro. Lukaku è un attaccante moderno che concilia la fase di possesso a quella di non possesso. Forse per questo Antonio Conte vorrebbe il belga in rosa. Il fisico è la caratteristica principe del trio di attaccanti, con Lukaku più appariscente e con maggior prestanza fisica degli alti, il loro mestiere è il gol. Icardi in 260 gare con la maglia dell’Inter ha segnato 156 gol, Dzeko in Serie A in 127 matches ha siglato 62 gol, in Premier League 50 gol in 130 partite, in Champions League 22 gol in 55 partite. Lo score di Lukaku, invece, fa registrare in Premier League 113 realizzazioni in 252 gare, 13 centri in Europa League su 27 gare e 7 in Champions League su 17 apparizioni.
Miglioramenti- Il gioco lontano dall’area di rigore non è il mestiere preferito di Mauro Icardi, mentre ad Edin Dzeko viene riconosciuto per il suo gioco fatto di sponde, sportellate e lavoro sporco per far salire la squadra. Lukaku permette di avere meno punti di riferimento giocando spesso fuori area o allargandosi sulla corsia esterna per permettere gli inserimenti senza palla. E’ da valutare la possibile compatibilità fra i due possibili nuovi arrivi, posto e considerato che possano arrivare entrambi e che l’idea più verosimile è che scenda uno solo dei due in campo, al fianco di Lautaro Martinez.
Tattica – Essendo tre prime punte, numeri nove per eccellenza, tutti e tre prediligono giocare al centro dell’area di rigore. Lukaku spesso insieme ad un partner d’attacco, Icardi e Dzeko, invece, forse preferiscono essere loro l’unica punta. L’argentino, però, nelle poche apparizioni in coppia con Lautaro Martinez ha mostrato di avere una buona intesa con un partner di reparto. In precedenza anche con Rodrigo Palacio il feeling non mancava. Dal punto di vista tattico Antonio Conte predilige il 3-5-2, con due attaccanti che si completano, che si sacrificano, che sanno fare gol. Dzeko in giallorosso ha quasi sempre giocato nel 4-3-3, con Perotti ed El Shaarawy esterni, o 4-2-3-1, con alle spalle Nainggolan. Lukaku allo United, ha cambiato diversi moduli, sempre duttile, mai banale. Non un bomber di razza, ma un attaccante per caratteristiche adatto ad Antonio Conte.
Valori – L’ultimo tribolato periodo in nerazzurro per forza di cose compromette il valore di mercato di Mauro Icardi. La clausola da 110 milioni non è stata pagata da nessuno nell’ultimo biennio, la valutazione che fa l’Inter si aggira intorno i 70 milioni, ma le offerte non si avvicineranno a questa cifra, almeno dalle indiscrezioni così sembra. La Juventus è in pole position, gli ultimi rumors volevano un Paratici in pressing ed una possibile offerta da 25 milioni più Moise Kean. Fantamercato? Vedremo. Romelu Lukaku è valutato 83 milioni di euro dal Manchester United, non un euro in più, non un euro in meno. Apertura al prestito oneroso. Si attendono sviluppi dal versante inglese. Ediz Dzeko dai 20 milioni scende a 12 milioni, affare in dirittura d’arrivo, anche perché la volontà del giocatore è ormai chiara: vuole lasciare Roma per vestire nerazzurro.
Di Giovanni Parisio