2 Giugno 2014

EDITORIALE – La solita estate

Di Giorgio Crico.

Siamo a giugno. Nonostante la panacea Mondiale che aprirà i battenti tra una decina di giorni, l’orecchio vigile di ogni interista rimane comunque ben ricettivo sulle frequenze della particolarissima radio che il volgo chiama calciomercato. L’obiettivo per il prossimo anno è migliorare la stagione appena conclusa e centrare la qualificazione in Champions League, questo è un dato assodato (o, perlomeno, si spera che sia assodato). Adesso è il momento in cui rinforzare la squadra e allestire una rosa che possa mirare al terzo posto. Il modo? Ovviamente il mercato, croce e delizia di ogni nerazzurro.

L’aspetto confortante di una simile tortura psicologica (confortante nel caso particolare, non certo in quello generale della Serie A tutta che langue in un progressivo declino tecnico ed economico che per ora non sembra arrestarsi) è che si sa già di avere pochissimi fondi stanziati per la campagna acquisti che verrà. In questa congiuntura fatta di scarsissimo denaro e ancor meno valore tecnico in cui investirlo, la consolazione unica è che il rischio “bidone atroce strapagato” è ridotto al minimo, visto che non si potranno investire troppi milioni in giocatori sudamericani semisconosciuti che appaiono improvvisamente a Milano perché precedentemente immortalati in video che ne esaltano le qualità e ne nascondo i difetti (una volta erano videocassette, oggi forse basta YouTube).

Ciò nonostante, Piero Ausilio dovrà comunque affilare le sue unghie e limare i suoi denti per poter combattere al meglio la dura battaglia del mercato estivo tra il tentativo di strappare il miglior prezzo possibile e il proporre scambi che liberino l’Inter dai suoi pesi morti ma contemporaneamente portino in nerazzurro giocatori utili al miglioramento complessivo. Operazione tutt’altro che semplice, chiaramente.

Mentre il Ds del Biscione svolazzerà in giro per l’Europa e il mondo alla ricerca dei migliori elementi possibili da consegnare a Mazzarri, su internet, in televisione e alla radio si racconteranno le sue imprese (e quelle dei suoi colleghi delle altre squadre) in continuazione, facendo sì che l’intero popolo della Benamata sbavi di fronte alle news di qualunque genere e tipo come una selvaggia mandria di vampiri assetati e in piena astinenza secolare da prede succulente e sanguigne al punto giusto.

Insomma, ci aspetta la solita estate.