L’emergenza a centrocampo è più “colpa” dei ricambi che degli infortuni
Le seconde linee distano anni luce dai titolariIl pareggio di sabato contro il Monza ha lasciato l’Inter con l’amaro in bocca, non solo per i due punti buttati e per gli errori arbitrali, ma anche per una consapevolezza: i rincalzi a centrocampo non sono all’altezza. Usciti anzitempo Calhanoglu e Barella, con Brozovic già ai box, sono emersi tutti i limiti di una rosa che non è abbastanza profonda qualitativamente, soprattutto proprio in mediana.
Asllani e Gagliardini infatti sono entrati senza dare nulla alla squadra, venendo sommersi dalla reazione del Monza. I due non hanno dato l’apporto che sarebbe servito, né fisicamente né, soprattutto, tecnicamente. L’albanese è giovane, gioca poco e ha bisogno di costruirsi come giocatore. Tuttavia ha peccato di calma e personalità contro il Monza, dimostrando ampiamente di non essere pronto per ereditare il peso del ruolo di Brozovic.
Gagliardini dal canto suo ha sempre avuto evidentissimi limiti tecnici che, ora che è ormai destinato all’addio a fine stagione, sembrano accompagnati anche da una scarsa attitudine al sacrificio. Ecco perché più che agli infortuni, le difficoltà nerazzurre sono da imputare alla qualità della rosa nei rincalzi. A centrocampo le seconde linee, tolto un Mkhitaryan che però non è più giovanissimo, non sono all’altezza.
Intanto contro il Parma la linea centrale sarà obbligata. Calhanoglu e Barella infatti non destano eccessive preoccupazioni e verranno monitorati nei prossimi giorni. Tuttavia hanno bisogno di riposare e recuperare, perciò, come riportato anche da La Gazzetta dello Sport, non saranno della partita contro il Parma in Coppa Italia. Brozovic invece lavora in ottica Supercoppa contro il Milan. Una nuova occasione quindi per Asllani e Gagliardini di mettersi in mostra. Riusciranno a fare meglio o ancora una volta verranno sommersi dagli avversari?