Il calcio con ogni probabilità riprenderà, ancora oggi non si conosce come e in quali modi, la cosa certa però è che sarà a porte chiuse. Fino a quando? Tutto lascia pensare che se non sarà trovato un vaccino difficilmente saranno permessi grandi eventi pubblici come le partite di calcio. In Spagna, diversi epidemiologi e scienziati hanno rilasciato un’intervista a Marca riguardo questo tema.
Epidemiologo alla Emory University, Zach Binne offre il suo punto di vista riguardo la vicenda: “Ciò che le persone devono capire, epidemiologicamente parlando, è che ogni persona vicina a un’altra è un rischio. Se ci sono cinque persone è più pericoloso piuttosto che due, sono dell’idea che non possiamo riempire gli stadi finché non avremo un vaccino”. Anche Carlos Alberto Arenas Díaz, specialista in Medicina preventiva e sanità pubblica, si mostrato sulla stessa linea. “Ha perfettamente senso non tornare fino a quando non c’è un vaccino dal punto di vista della medicina preventiva. Per quanto riguarda l’immunità collettiva, non ci sarebbero molti pericoli nell’aprire le sedi per grandi eventi. Non sappiamo come sarà l’immunità collettiva tra qualche mese”.
“Esistono due modi per tenerlo sotto controllo: o otteniamo l’immunità di gruppo perché ci sono state molte persone che l’hanno catturato rapidamente (o anche più lentamente nel tempo) o sarà tempo di immunizzare le persone con il vaccino. Si ritiene che ci sia una buona immunità quando riceviamo una copertura vaccinale oltre il 90%. Quando il vaccino arriverà, dipenderà dal prezzo e dalla facilità di accesso ad esso. Dovrebbe essere inserito nel calendario delle vaccinazioni su base obbligatoria e soprattutto in determinate fasce di età sopra i 30 anni. “
In Italia, Sandra Zampa, sottosegretario alla Sanità del governo italiano, ha offerto la sua visione: “Continuo a vedere la riapertura del calcio in Italia molto difficile e non vedo questo dibattito come una priorità: può ancora resistere per un altro mese”. Inoltre, Zampa ha aggiunto nelle dichiarazioni rilasciate a RaiNews24: “Vedremo di nuovo gli stadi pieni quando saremo totalmente al sicuro, cioè quando ci sarà un vaccino”. Se le squadre credono che le partite possano essere organizzate, le proposte saranno valutate. Direi di no, anche se non dovrò decidere”.
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