Brozovic ancora più Epic: dal campo ai social, metamorfosi completa. Ed i fischi sono un ricordo

Si sa, il calcio è strano. Il calcio non è una scienza esatta. Esistono infatti mille situazioni in grado di sorprenderci giorno dopo giorno. O se preferite storia dopo storia. Se volessimo andare a ricercare tutti i pronostici sovvertiti, perderemmo molto probabilmente gran parte della nostra vita. Partite o aspettative rivolte verso un calciatore in particolare decisamente non conta: le regole, d’altronde, sono fatte per essere infrante diceva qualcuno. L’esempio lampante è quello di Adriano, il brasiliano che prima di abbandonare la strada della gloria per motivi extracalcistici incantava San Siro a suon di numeri e gol. Per restare in ambito nerazzurro è  ormai impossibile non citare Marcelo Brozovic, colui che ormai per Luciano Spalletti “rappresenta l’uomo in grado di dominare nel recinto del centrocampo”.

Brozovic è tornato in versione “epic”: l’Inter ora è ai suoi piedi

La sliding door della stagione del numero settantasette è facilmente riconducibile ad una partita nello specifico: stiamo parlando di Inter-Bologna dell’11 febbraio di questo anno. Dopo un lungo periodo di rabbia e frustrazione repressa l’ambiente interista vede nella partita contro i rossoblu l’occasione giusta per rilanciarsi: la partita si mette subito nel verso giusto, con Brozovic che serve Eder per l’1-0. Lo svarione di Miranda però spalanca a Palacio le porte del pareggio e San Siro comincia a mugugnare. I mugugni si trasformano presto in fischi: nel secondo tempo Brozovic entra in area e dal versante sinistro fa partire un destro a giro tutt’altro che irresistibile. San Siro esplode in un boato di certo non favorevole né per il risultato né per la prestazione del croato, che lascerà il campo poco più tardi accompagnato dai sonori fischi e rispondendo con un applauso ironico. Tutto finito? Forse sì, forse è questo che in molti pensano. Molti, ma non tutti. In primis a non voler questo sono Spalletti e lo stesso Brozovic. Il croato infatti da quel nefasto pomeriggio sembra aver imparato una lezione preziosa. Da quella partita cambia nettamente atteggiamento e forse per la prima volta da quando è a Milano lavora a testa bassa, nell’ombra, e rinasce più forte di prima. Le occasioni cadono copiose nel corso delle successive giornate: Napoli, Sampdoria, Hellas Verona, Milan, Torino e Cagliari. Tutte partite in cui Brozovic sale in cattedra e si dimostra un giocatore fondamentale. Proprio nell’ultima gara in ordine cronologico il destino sembra giocare un assist vincente a Brozovic: un’azione simile a quella che portò San Siro a fischiarlo, un’azione con l’ingresso del croato dal versante sinistro ed un tiro di destro a giro che questa volta si adagia sul fondo della porta di Cragno. La reazione è diametralmente opposta a quella del precedente inverno: ora San Siro applaude un nuovo idolo. Brozo è tornato epic, o almeno così si spera. Aspettando la consacrazione definitiva e la Champions League.

Idolo in campo e non solo: ora è anche un simbolo sui social!

La metamorfosi non ha toccato solamente l’aspetto puramente calcistico di Marcelo Brozovic. La nuova vita dell’ex Dinamo Zagabria ha rivoluzionato anche l’approccio social con il mondo nerazzurro. In passato il centrocampista non aveva mai curato in maniera particolarmente attiva il proprio profilo Instagram, ma sembra ormai solo acqua passata: basta guardare le sue ultime foto ed i suoi ultimi hashtag per capire come ora l’essere un tutt’uno con i propri tifosi e con la propria famiglia sia diventato di fondamentale importanza. Una maturità forse acquisita anche per la splendida ed immensa gioia dell’essere diventato un anno fa il papà di Aurora, figlia concepita con la splendida moglie Silvija. Il messaggio è chiaro: Brozovic vuole la Champions con l’Inter (non a caso è nato l’hashtag #Vogliamolachampionsleague), ma con questa attitudine il popolo nerazzurro saprà rendergli omaggi indistintamente dai risultati conseguiti.

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