Thohir tranquillo: “No Champions? Nessun problema”. E l’Inter prepara un bond da 300 milioni
Dopo la sfortunata presenza alla ‘Scala del calcio‘ per Inter-Torino, ieri sera il presidente nerazzurro Erick Thohir ha presenziato al teatro ‘La Scala‘ di Milano su invito del maestro d’orchestra Daniel Harding (grande tifoso del Manchester United), a cui è stata donata una maglia nerazzurra personalizzata col suo nome. Ma Thohir, che al teatro è andato con sua moglie, il CEO Bolingbroke e Nicola Volpi, è a Milano non per una visita di piacere: il tycoon indonesiano deve infatti mettere in ordine qualche pratica dell’Inter, ed a breve con i suoi soci si incontrerà per fare chiarezza su diversi punti.
Come leggiamo nell’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, l’agenda del presidente indonesiano è piena di incontri finanziari: quella principale è l’emissione di un bond da 280-300 milioni di euro da parte dell’Inter, non prima di marzo-aprile, con cui la società nerazzurra estinguerà il prestito concesso dalla Goldman Sachs (per via di Unicredit) per sistemare il bilancio al momento della partenza di Moratti. Ecco come la rosea spiega dettagliatamente la situazione: “Serve spiegare che il bond, o prestito obbligazionario, è una forma di finanziamento attraverso cui la società si rivolge al mercato per reperire liquidità: non ai risparmiatori ma agli investitori istituzionali (banche, fondi di investimento, assicurazioni, ecc.). La solvibilità della società viene stabilita da un rating. Il creditore ha diritto a ricevere una cedola di interesse a scadenza fissa fino al rimborso del prestito“. Grazie a questo movimento arriveranno 40 milioni necessari a rimandare a giugno quell’aumento di capitale di cui si era parlato qualche mese fa, al quale anche Moratti avrebbe dovuto partecipare con 12 milioni (vista la quota del 29% che detiene): il petroliere milanese è stato proprio ieri a pranzo con Thohir ed Handy Soetedjo, altro socio di minoranza del club. A fine pranzo, Moratti ha parlato così dell’Inter: “Thohir non meritava questa bastonata. Era dispiaciuto, ma ha buonsenso: sa che il futuro sarà migliore rispetto alla sfortuna di domenica. Mancini? Allenatore serissimo, ottimo, capace di gestire il gruppo e pieno di idee. Se l’Inter è migliorabile? Sì, nel senso che chi c’è già può esprimere di più. Ma servono tempo, pazienza e fortuna per un terzo posto che non è impossibile“. Intanto Erick Thohir parla a 360° della sua Inter: “No Champions? No problem – ha spiegato qualche giorno fa il presidente -. I nostri ricavi resterebbero sui 180-200 milioni, con la Champions aumenterebbero di 20-30. L’Inter è tuttora il decimo brand più forte del mondo. Di certo non può chiudere nona in classifica, ma anche l’Europa League andrebbe bene. Mancini non farà il manager all’inglese, ogni trasferimento sarà una decisione collegiale. Il tecnico ha firmato per tre anni e mezzo e se vorrà prolungheremo“. Oggi, invece, proseguiranno gli incontri in sede di argomento economico-finanziario, ma anche sul calciomercato; poi il ritorno a Giacarta, con ritorno a fine febbraio, sperando di trovare una situazione ben diversa.