Oggi sono 5 mesi esatti dal malore accusato da Christian Eriksen ai campionati europei durante Danimarca-Finlandia. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, il chiodo fisso per il calciatore, fin dalle primissime ore post incidente, è stato quello di tornare a giocare a calcio. Con le dovute cautele e tempistiche, tutto fa pensare che possa succedere nella stagione 2022/2023… lontano dall’Italia e dall‘Inter però.
Secondo la Rosea infatti, il segnale chiaro su ciò che sotto sotto frulla in testa ad Eriksen è la volontà di essere seguito dagli specialisti danesi, anziché sottoporsi agli esami del caso a Milano. Certo, la speranza è l’ultima a morire e non è escluso che il defibrillatore sottocutaneo impiantatogli possa essere rimosso ma, ad oggi, sembra l’ipotesi meno probabile.
In Italia Eriksen con il dispositivo ancora installato non potrebbe infatti più giocare, cosa che invece potrebbe fare tranquillamente in Olanda o in patria, in Danimarca. La cautela anche dopo 5 mesi è comunque d’obbligo. Tutti gli esami fatti sinora infatti hanno avuto esito negativo e non si è riscontrato alcun problema cardiaco. Ed è proprio questo il problema: sembra tutto ok, ma non può esserlo, dato il terribile malore accusato dal centrocampista. Nonostante ciò, in patria Eriksen ha potuto iniziare una leggero programma di riatletizzazione, per non perdere del tutto la condizione fisica. Se tutto dovesse andare per il verso giusto, da gennaio potrebbe aumentare il carico di lavoro, cosa impossibile in Italia proprio per i divieti legati alle problematiche cardiache. Una volta che il quadro sarà completo, e pare ormai mancare veramente poco, l’Inter ed il ragazzo si siederanno ad un tavolo a discutere le alternative. Ad oggi, purtroppo, le più probabili sembrano Ajax o Odense.
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