De Calò (GdS): “Eriksen va lasciato libero di muoversi. All’Inter manca imprevedibilità, un peccato averla e tenerla in tasca”
Il fantasista danese questo pomeriggio scenderà in campo dal 1' contro il Parma: c'è grande attesa per vederlo in azioneChristian Eriksen avrà contro il Parma un’altra chance importante dal 1′ per prendersi finalmente l’Inter. Se lo augura Conte, se lo augurano i tifosi nerazzurri. Alessandro de Calò, giornalista de La Gazzetta dello Sport, sulle colonne della Rosea ha parlato proprio del fantasista danese ex Tottenham.
Ecco la sua analisi: “Un equivoco continua a essere Christian Eriksen, che con il Tottenham finalista di Champions nel 2019 si era imposto come uno dei più bravi trequartisti al mondo e come miglior uomo-assist della Premier. L’impatto in nerazzurro è deludente. Vero. Del resto, nel calcio di Conte il suo ruolo non è previsto. Oppure non è previsto che sia affidato a qualcuno con le sue caratteristiche. Perché allora, in gennaio, l’Inter l’ha preso? Okay, con Eriksen a fine contratto era una buona occasione, considerato anche il mondo diverso dell’era pre-Covid. E Conte, forse, pensava di poterlo piegare alle sue esigenze”.
Ultimo tentativo: “Cosa fare con Eriksen, dunque? Prima di continuare a svalutarlo e di alzare bandiera bianca, io proverei a lasciarlo libero di muoversi, dandogli molta responsabilità. Userei la sua raffinatezza per inventare calcio, anche da regista decentrato, mettendogli al servizio gli altri muscolari del centrocampo, compresi i Barella e i Vidal. Al gioco dell’Inter continua a mancare una luce di imprevedibilità, la mossa del cavallo. Peccato averla e tenerla in tasca, non sono i dieci minuti rubati in qualche finale di partita che possono cambiare le cose”.
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