La favola di Christian Eriksen all’Inter, breve, turbolenta e, sembrava, con un lieto fine, si sta avviando alla conclusione. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, questi saranno gli ultimi giorni da tesserato nerazzurro del centrocampista danese.
Una soluzione scontata, che era sembrata inevitabile fin da quel maledetto 12 giugno, quando il cuore di Eriksen decise di fare le bizze durante Danimarca-Finlandia. I medici del CONI, giustamente, non gli concederanno mai l’idoneità sportiva dopo quanto successo, specie visto che pare che il defibrillatore sottocutaneo rimarrà dove sta, senza essere rimosso. IN altri paesi invece, come Danimarca, Olanda e Inghilterra, le regole sono incredibilmente “molli” a riguardo e il centrocampista potrebbe continuare tranquillamente a giocare, nonostante gli evidenti rischi.
Perciò, senza polemiche, l‘Inter ed Eriksen già da diverso tempo stanno lavorando sulla rescissione del contratto. La FIFA ha coperto con un’indennità l’ingaggio del calciatore e l’Inter ha anche in mano una assicurazione per il valore del cartellino. Ora però, purtroppo, è giunto il momento di dirsi davvero addio. Il verdetto dei medici arriverà prima della fine dell’anno, mentre l’ufficializzazione della rescissione ai primi di gennaio. Ad alcuni amici intanto Eriksen avrebbe confessato di voler provare a continuare a giocare nonostante l’enorme spavento. Per lui la destinazione più probabile rimane l’Odense, sui cui campi si sta allenando, ma anche l’Ajax sembrerebbe interessato.
Sicuramente rimane il rammarico di non poter aver visto Eriksen con Inzaghi allenatore, specie per come sta rendendo Calhanoglu. Ma l’importante è che Christian sia vivo e possa continuare a fare ciò che lo rende felice. Rivederlo in piedi e sorridente dopo quel maledetto 12 giugno è giù un successo incredibile.
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