Josè Mourinho, tecnico della Roma dal prossimo 1 luglio, ha espresso il suo pensiero ai microfoni di Talk Sport il giorno dopo la grande paura per il malore in campo accusato durante Danimarca-Finlandia da Christian Eriksen, che l’allenatore portoghese ha avuto al Tottenham. Queste le parole dello Special One: “Oggi non riesco a smettere di pensare a quello che è successo ieri. Penso che sia un giorno per festeggiare, non per essere tristi. Per fortuna il calcio è andato in una direzione con più organizzazione, protocolli, livello dei medici e degli specialisti. E credo anche che Dio stesse guardando in quel momento. Il tutto, messo insieme, ha permesso a Christian di restare con noi”.
Questo è molto più importante del calcio, ma allo stesso tempo credo che abbia mostrato anche i buoni valori di questo sport: l’amore, la solidarietà, lo spirito di famiglia. Non si trattava solo della sua famiglia, ma della famiglia del calcio. Il calcio unisce le persone. Ieri ho pregato, ieri ho pianto, come credo l’abbiano fatto in milioni nel mondo. E alla fine possiamo festeggiare perché Christian è vivo. Certo, non ho parlato con lui, ma ho parlato con Hojbjerg questa mattina e Pierre è molto positivo su Christian. Le notizie sono buone, quindi penso che sia un momento per festeggiare”.
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