Dopo la lunga lettera pubblicata ieri sui propri canali social, l’Inter ora è pronta a seguire a distanza l’evoluzione del recupero di Christian Eriksen. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, il club nerazzurro starebbe pensando di far accogliere il danese a Milano l’8 luglio, giorno in cui ad Appiano si radunerà la nuova Inter di Simone Inzaghi. Una scelta simbolica, un segnale di vicinanza da parte del club, che lo sente ancora parte integrante del gruppo. Il mondo interista lo aspetta e vuole mostrarlo non solo con la lettera.
Pare ormai acclarato che si sia trattato di una miocardite, per capire se quest’infiammazione è correggibile serviranno però ulteriori esami. Se il defibrillatore diventerebbe permanente, in Italia il danese non potrebbe più scendere in campo. In caso contrario Eriksen potrebbe giocare anche in Italia, non solo all’estero, sempre se lui stesso deciderà di farlo.
Nel momento dell’acquisto dal Tottenham, l’Inter ha stipulato un’assicurazione sul cartellino di Eriksen: non era un passaggio obbligatorio, neppure scontato, ma è un discorso che potrebbe tornare buono nella malaugurata ipotesi che il giocatore debba smettere di giocare. Ma questo si vedrà più avanti.
In ogni caso, anche nell’ipotesi più ottimistica, ovvero che a metà luglio si capisca che il problema al cuore è correggibile, il ritorno all’attività agonistica di Eriksen avrebbe comunque tempi lunghissimi. Si parla di almeno sei mesi dalla data dell’intervento di giovedì, prima di poter pensare di arrivare a una visita di idoneità. Il suo 2021 si è chiuso in anticipo.
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