5 Febbraio 2020

Eriksen (Sky): “E’ stato facile dire sì all’Inter! Derby? Non vedo l’ora. Il paragone con Sneijder…”

L'intervista integrale del nuovo fantasista nerazzurro ai microfoni di Sky Sport

Dopo la prima anticipazione in cui Christian Eriksen ha parlato delle ambizioni scudetto e della sfida a distanza con la Juventus, ecco l’intervista integrale concessa dal fantasista danese ex Tottenham ai microfoni di Sky Sport.

Le prime impressioni: Molto buone, è un club a gestione famigliare e dunque è tutto molto molto bello. L’accoglienza dei tifosi è stata molto calorosa,  conosco la loro cultura, qui li senti molto con tutte le bandiere attorno. Io l’ho già sperimentato in Champions, l’atmosfera era molto bella, al gol di Icardi e Vecino lo stadio è esploso”.

La scelta dell’Inter: “Si è presentata in modo concreto e promettente, molti club mi hanno certo. Mi ci vedevo bene ed è stato facile dire di sì, sono venuto qua per vincere qualcosa. Il numero 24 è una nuova sfida, ho avuto il 23 per molti anni: il 24 è un numero più alto per la mia nuova avventura”

La vita fuori dal campo: “Quando non gioco a calcio mi piace stare in famiglia. Abbiano un bambino piccolo, vado al parco giochi e andare al ristorante. In Italia c’è una buona scelta quando si tratta di mangiare, l’unica cosa è che qua si mangia troppo tardi rispetto a come sono abituato io e dunque dobbiamo cambiare gli orari. Ci piace rilassarci. Guardare un film sul divano o fare una passeggiata”.

Fattore Conte:Sono felice che Conte mi consideri speciale, anche per me è speciale essere qui. Si è parlato molto di me, ma ora sono qua per dimostrare il mio valore sul campo. Sono davvero felice di essere qui. Mi avevano detto che Conte era davvero duro negli allenamenti, nel lavoro è simile a Pochettino ma sono arrivato solo da poco per fare un paragone. Finora abbiamo fatto tanta parte atletica, anche senza palla. Anche Pochettino era così. Dal punto di vista del lavoro svolto sono in qualche modo simili anche se sono diversi perché la loro idea di calcio è diversa. Non mi piace correre, preferisco correre con la palla, ma fa parte del gioco”.

I precedenti contro Conte: Ricordo di avere segnato contro il Chelsea, anche se non pensavo a chi avessero in panchina. Ricordo solo che quando segnavo contro il Chelsea era in partite molto intense e l’atmosfera è quella di un derby. Per quanto riguarda Conte, difendevano a cinque poi se il gioco si spostava in avanti ti ritrovavi gli attaccanti a centrocampo. Dunque creavano sempre delle opportunità. Sono felice di essere in una squadra che sa guadagnare secondi sul campo e si spera di avere anche un pallone fra i piedi alla fine. Lo vedremo sul campo”.

Il derby contro il Milan:Non vedo l’ora che ci sia il derby di Milano. Ne ho sentito parlare molto anche se non l’ho mai visto. Ne ho visto solo qualche spezzone, ma mai la partita completa. Viverlo allo stadio sicuramente è diverso che guardarla in televisione. Mi dicono sia una partita molto intensa e molto importante per il resto della stagione. Sarà divertente”.

Le punizioni: “Guardando le partite non pensi a come gli altri tirano le punizioni. Più che altro ho passato il tempo in campo da ragazzino a trovare un mio modo di calciarle. A volte mi riuscivano in allenamento e non durante le partite. Al Tottenham mi riuscivano sia in allenamento sia in partita. Mi piace tirare le punizioni, ma a modo mio. Non guardo come le tirano gli altri, ho un mio stile”.

Gli idoli di sempre: “Da piccolo avevo due idoli, anche se non seguivo molto il calcio. Nel 2001 giocavo a Football Manager e la Roma era molto forte, ovviamente con Totti. Seguivo Totti per i videogiochi, poi quando ho iniziato a giocare guadavo meno gli altri. Crescendo poi ho seguito Michael Laudrup, uno dei calciatori danesi più forti di sempre”.

Gli obiettivi con l’Inter: “Vincere è uno dei motivi per cui sono qua. C’è una possibilità maggiore di vincere dei trofei rispetto a dove ero prima. Perdere la finale di Champions è stata una grande delusione, uno di quei momenti che non vuoi ricordare. Sono qua per vincere e cominciare qualcosa di nuovo. L’ultima volta che ho vinto ero all’Ajax, ormai molti anni fa. Speriamo di vincere ancora qua”.

Il paragone con Sneijder:Siete voi a paragonarmi con Sneijder. Credo sia difficile fare i paragoni. Forse ci assomigliamo. Anche io sto perdendo i capelli. Abbiamo giocato entrambi nell’Ajax, veniamo dalla stessa scuola. Qui lui ha vinto tutto. Sarebbe bello seguire il suo esempio. Prima dobbiamo tornarci in Champions, ora siamo in Europa League. Se ne parla la prossima stagione. È un esempio difficile da seguire. Ma comunque credo di essere un giocatore diverso da lui”.

Sogno scudetto:Spero sia possibile vincere il titolo e credo ci sia una possibilità. Non vorrei dire che è nelle nostre mani, noi dobbiamo pensare partita dopo partita. La Juventus ha vinto per molti anni e dunque sa quello che fa. Dobbiamo avere continuità, non perdere contatto. E poi vediamo come finisce”.

Gli obiettivi personali: “Il mio obiettivo personale è vincere qualcosa. Sono venuto qua per conquistare titoli. A metà stagione siamo ancora in corsa in tre competizioni. Speriamo alla fine di alzare un trofeo. Sarebbe la ciliegina sulla torta”.

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