Esclusione Champions e addio Psg: Skriniar rivela tutto
Il centrale slovacco fa un bilancio della prima stagione
Quella appena trascorsa non è stata certamente la stagione che Milan Skriniar si sarebbe aspettato di vivere a Parigi. Dopo aver lasciato l’Inter a costo zero rifiutando tutte le proposte per il rinnovo formulate dal club nerazzurro, il centrale slovacco ha avuto non poche difficoltà a calarsi in un campionato nuovo e un ambiente completamente diverso da quello interista.
Una stagione condizionata, peraltro, da un lungo infortunio che lo ha colpito nella fase più calda come ammesso dallo stesso Skriniar: “Non dico che non ho giocato solo a causa dell’infortunio. L’allenatore, probabilmente, ha pensato che nelle partite difficili gli altri fossero più preparati di me. Ma ho sempre saputo di essere pronto a dare il massimo, anche per 15 minuti di partita. Bisogna anche rendersi conto che abbiamo due o tre top player per ogni ruolo e non è facile riconquistare il posto. Ma sono comunque felice perché ho giocato in tutte le partite di campionato dopo l’infortunio. Mi ha fatto piacere che l’allenatore mi abbia messo in campo subito dopo l’infortunio, anche se avevo fatto solo due allenamenti. Certo, mi è dispiaciuto non aver giocato la Champions, sicuramente ero pronto, ma l’allenatore ha scelto qualcun altro, cosa che rispetto. Ma anche questo è il calcio”.
Nell’intervista rilasciata ai microfoni di sport.aktuality.sk, il centrale ha comunque guardato il bicchiere mezzo pieno: “Quando ripenso a tutto mi vengono in mente momenti belli. È stata la mia prima stagione in una nuova squadra, oltre alla statistica delle presenze, abbiamo vinto tre coppe, quindi posso sicuramente ritenermi soddisfatto. Certo, sarebbe potuta andare ancora meglio in Champions League”.
Infine, in merito alle voci delle ultime settimane su un possibile addio da Parigi dopo una sola annata, Skriniar ha spiegato: “Io via dal Psg? L’allenatore o qualcuno del club, comunque, non sono mai venuti a dirmi che non fossero contenti di me. O che non gli piacesse qualcosa, anzi”.