ESCLUSIVA – Bonolis: “Inter, prendi Hazard! Voglio un gol di Handanovic nel derby d’Italia. Juve-Ajax? Dispiace…”
Il conduttore, noto tifoso nerazzurro, parla ai nostri microfoni, con la consueta simpatia: "Il Triplete rimane a nostro supremo appannaggio"L’Inter archivia il pareggio contro la Roma, che le permette di passare la Pasqua a +6 dal quinto posto, occupato proprio dai giallorossi. Un buon punto dunque, che serve sicuramente più ai nerazzurri che ai giallorossi. Non ancora abbastanza però per dirsi certi della qualificazione alla massima competizione europea per il prossimo anno, per la quale ci sarà ancora da lottare.
La redazione di Passioneinter.com ha contattato in esclusiva un tifoso Vip della Beneamata, Paolo Bonolis, per parlare con lui del momento che sta vivendo la squadra di Spalletti, con un occhio già alla prossima sfida con la Juventus ed al mercato. “Considerata la matrice dell’animo nerazzurro” – esordisce Bonolis – “, le sensazioni sono sempre vacanti fra la serenità e la preoccupazione. A Frosinone sono andato allo stadio: l’Inter s’è un po’ ingarbugliata nella parte finale del match: c’è sempre preoccupazione in noi interisti, sembra che in certi momenti si scolleghi la spina”.
Caso Icardi: credi sia giusto arrivare alla cessione estate?
“Ci sono mille ragioni dietro una situazione di questo tipo. Possono essere tecniche, tattiche, disciplinari, di accordi precedentemente stretti e non resi pubblici. Ce ne possono essere mille di motivi. Se l’Inter arriverà alla cessione di Icardi non lo farà in modo banale, ma con una contropartita importante per rimanere una squadra forte così come lo è stata con Mauro in queste ultime stagioni. Lui è sicuramente un centravanti di grande livello, ma se la società dovesse fare delle scelte, lo farà affinché l’Inter abbia un altro centravanti di adeguato livello e magari ci sarà ancora più spazio per Lautaro Martinez che essendo molto giovane ha bisogno di giocare con continuità per esplorare tutte le potenzialità che sta esprimendo in questo campionato”.
Fra i temi attuali riguardanti l’Inter, c’è anche quello del capitano. Tu chi vorresti con la fascia al braccio?
“Handanovic! Va benissimo, non vedo perché non si possa continuare con lui mettendolo in discussione”.
La prossima sfida sarà Inter-Juventus: chi vorresti che la decidesse?
“Il sogno massimo del tifoso è: ultimi 30 secondi, calcio d’angolo per l’Inter e gol di testa di Handanovic! Sarebbe una cosa da libidine suprema (ride n.d.r.). Per il resto va bene tutto”.
A proposito di Juventus: i bianconeri sono usciti inaspettatamente dalla Champions. Dispiaciuto?
“Dispiace per loro, su questo non c’è dubbio. Era una meta importante, avevano costruito la stagione per conquistare quantomeno una opportunità di vincita della Champions, ma non ce l’hanno fatta. Pure loro sono stati vessati da infortuni nel ritorno con l’Ajax. Certo: il Triplete resta a nostro supremo appannaggio! Avrebbero fatto un ‘doblete’ nel caso in cui ci fossero riusciti. Il campionato ha dimostrato comunque che non c’è storia finché non si riesce ad accorciare il gap. Gufare? Sono cose che si fanno ma non si dicono. Pubblicamente almeno non li ho gufati. Certo che ci sia questa divertita competizione fra Inter e Juventus, da sempre, quindi diciamo che sono stato contento del bel gioco dell’Ajax!”.
Per il dopo-Spalletti si parla molto di Conte. Lo vorresti?
“Conte è un grande allenatore, ma Spalletti a me piace moltissimo. Quest’anno ha dovuto fare i conti con una rosa che, per quanto sia stata inizialmente magnificata, era deficitaria per i motivi del fair play finanziario, soprattutto per la lista europea. Nel corso dell’anno poi ha avuto difficoltà per una serie di problematiche che sono venute dai due giocatori sui quali si confezionava una buona parte dello spirito e dell’indole dell’Inter, fatta di forza e di robustezza fisica, di strappi: Nainggolan per gli incidenti che ha avuto e Perisic per una sorta di ‘abulia’ improvvisa che lo ha colto durante la stagione. Quindi sono venute meno due spine dorsali della squadra. La ristrettezza della rosa in Europa si è fatta sentire: contro l’Eintracht abbiamo giocato nonostante tutto potendo quasi portare a casa la qualificazione. La differenza l’ha fatta un calcio di rigore sbagliato. Ma con sette titolari assenti nel ritorno. A Spalletti vanno dunque date tutte le giustificazioni del caso. Quando ha avuto una rosa completa ha avuto risultati importanti. Con una pausa a gennaio, è vero, ma era il prodromo di quello che sarebbe accaduto successivamente con la vicenda Icardi. Probabilmente quindi si covava l’influenza all’interno della squadra che poi è esplosa virulenta”.
Se potessi decidere del mercato dell’Inter, quale grande colpo proveresti a fare per la prossima estate?
“Alcuni giocatori della rosa attuale possono essere una straordinaria panchina per dare nuova linfa nel corso di una partita o di una stagione. L’Inter ha bisogno di un paio di puntelli importanti: un regista, per poter usare Brozovic al meglio delle sue possibilità, come giocatore di piedi ma anche di corsa e recupero palloni. Credo però che più di tutto l’Inter abbia bisogno di un giocatore di pura fantasia. Ad oggi questo manca. I nerazzurri spesso tengono palla non perché non siano in grado di gestire questa profondità, ma semplicemente perché manca quel giocatore che ti permette lo strappo e di far saltare gli schemi, improvvisando, scompaginando le velleità avversarie. Se potessi punterei tutto su Hazard, lo trovo meraviglioso. E’ un giocatore formidabile, che mi piace tanto. Ma non è che i giocatori stiano sugli scaffali e poi passa uno che se li compra. Anche le società devono pur sempre puntare a venderli bene, si vedrà quel che sarà”.
Altri?
“Leggo sui giornali dei vari Barella, Gundogan, Richarlison, Pepé, Rakitic: sono tutte pedine importanti. Credo che 2 o 3, se non 4 di questi possano venire da noi. Credo anche che ci possa servire anche un rinforzo importante in chiave difensiva esterna, quindi un sostituto per Asamoah sulla sinistra. Ma è importante avere quella pedina eclettica che diversifichi il gioco con iniziative personali. Avevamo Coutinho, lo abbiamo perso strada facendo. Almeno uno con quelle caratteristiche è fondamentale averlo”.
LA REDAZIONE DI PASSIONEINTER.COM RINGRAZIA PAOLO BONOLIS PER LA CORTESIA E SIMPATIA DIMOSTRATE NEL CORSO DELL’INTERVISTA
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