ESCLUSIVA – Canovi: “Con Mazzarri è un Inter competitiva. Thiago Motta via dall’Inter perchè…”
di Antonio Carboni. Nato a Trieste da un papà milanese, Dario Canovi è considerato nel panorama calcistico italiano come il decano di tutti i procuratori sportivi. Dal 1974, anno in cui diventò operativo nel mondo del calcio, ha curato gli interessi di campioni come Collovati, Dossena e Di Biagio fino ad arrivare a Thiago Motta, calciatore che portò alla corte di Mourinho nel 2010. La redazione di passioneinter.com lo ha raggiunto telefonicamente ed intervistato in esclusiva, affrontando tanti temi riguardanti il mondo nerazzurro ed il campionato italiano. Ecco la sua intervista integrale: L’addio di Moratti segna la fine di un’era vincente per i tifosi interisti. Come giudica la decisione del presidente nerazzurro? “E’ sicuramente la fine di periodo molto importante per tutti i tifosi dell’Inter. Moratti è sempre stato per la squadra nerazzurra e per i suoi tifosi un vero e proprio Dio calcistico, un Dio vincente oserei dire. Secondo me la sua decisione è frutto di un fattore economico ma anche fisico perchè è vero che Moratti ha speso tanto in questi anni per creare un Inter vincente, ma è anche vero che ha speso tanto anche in termini di energie fisiche e mentali. Credo che dopo tanti anni come presidente di una grande squadra sia normale accusare un pò di stanchezza”. L’arrivo di Thohir porterà nuova linfa alle casse nerazzurre. I tifosi dell’Inter possono sognare qualche grande colpo nel mercato di gennaio? “No, non credo che questo sia possibile. Penso che a gennaio sia sempre difficile trattare e ingaggiare i grandi giocatori perchè le grandi squadre difficilmente si privano dei loro top-player a stagione in corso. Tra l’altro inizialmente lo stesso Thohir avrà bisogno di un periodo di transizione quindi credo che se sarà necessario la squadra verrà rafforzata in modo mirato senza fare spese folli”. Si aspettava un avvio di stagione così brillante da parte dell’Inter? “Me l’aspettavo eccome perchè sono un grande estimatore di Walter Mazzarri. Lo considero come uno dei più bravi allenatori non solo in Italia ma in tutta Europa. So come lavora con le sue squadre e per questo ero certo che avrebbe fatto bene anche all’Inter. Inoltre anche durante la passata stagione l’Inter aveva una rosa di buon livello e lo dimostrano i primi risultati ottenuti dalla squadra quando era ancora al completo. Purtroppo Stramaccioni, che è un signor allenatore di cui sentiremo parlare tanto in futuro, è stato molto sfortunato perchè è incappato in quella che è stata una stagione maledetta dal punto di vista degli infortuni”. Quale calciatore l’ha colpita di più in questo avvio di stagione? “L’Inter ha fatto dei buoni acquisti ma c’è un calciatore che ammiravo già da quando nella scorsa stagione vestiva la maglia della Sampdoria. Sto parlando di Mauro Icardi, che considero un bomber vecchio stile, uno di quelli che quando ricevono la palla fanno gol al primo tentativo. Mi ricorda un mio vecchio assistito, De Vitis, che aveva caratteristiche molto simili a lui. Tra l’altro ora l’Inter riavrà anche Milito e credo che il suo sia un rientro molto importante per i nerazzurri”. La squadra nerazzurra può lottare per lo scudetto? Quali squadre considera favorite per la vittoria finale? “No, onestamente non credo che la squadra nerazzurra sia attrezzata per vincere lo scudetto. Penso che le grandi favorite per la vittoria finale siano solo 2: Juventus e Napoli. Alle spalle di queste due vedo la Fiorentina e a seguire Inter, Milan e Roma. I nerazzurri e i giallorossi hanno il vantaggio di non giocare nelle coppe europee e credo che possano lottare entrambe per un posto in Europa. Mi stupirei molto se a fine stagione l’Inter rimanesse fuori dalle coppe europee”. Torniamo indietro di un anno e mezzo: che cosa spinse Thiago Motta, il suo assistito, a lasciare l’Inter nel gennaio 2012? “Per Thiago il ciclo all’Inter era finito. L’offerta del PSG era importante e poi c’erano Leonardo e Ancelotti che lo volevano fortemente. Non voglio fare polemiche ma all’Inter nessuno fece niente per trattenerlo, era molto sottovalutato specialmente da qualche dirigente di cui non faccio il nome. Già nell’estate precedente qualche dirigente spingeva per la sua cessione, mi chiedeva di trovare una nuova sistemazione per il calciatore. Ad ogni modo ora è al PSG ed è molto felice. E’ molto stimato da Blanc con cui ha un ottimo rapporto e sta offrendo prestazioni di alto livello. Spero che possa continuare così e giocare il Mondiale con la nostra Nazionale”. La redazione di passioneinter.com ringrazia il dottor Canovi per la gentilezza e la disponibilità dimostrata nel corso dell’intervista. Per la riproduzione di una qualsiasi parte dell’intervista citare la fonte. Segui @antocarboni91