ESCLUSIVA – Colonnese gioca il derby: “Skriniar-de Vrij meglio dei milanisti. Ecco quale sarà la chiave per la vittoria”. E su quel rigore del ’98…
L'ex difensore dell'Inter Colonnese, intervistato da PassioneInter, parla della sfida di domenica seraCorre veloce il conto alla rovescia che porta alla super sfida tra Inter e Milan in programma domenica sera. Nell’attesa, in esclusiva ai microfoni di Passioneinter.com è intervenuto l’ex difensore nerazzurro Francesco Colonnese (Instagram: @ciccio_colonnese) che ha parlato del derby della Madonnina analizzando le variabili tattiche e lasciandosi andare ai ricordi delle stracittadine vissute da protagonista.
Il derby di domenica prossima arriva in un momento particolare della stagione, perché si disputa subito dopo la sosta per le Nazionali. Questo come potrà influire sulla partita?
“La sosta è un punto interrogativo per entrambe le squadre, perché tutte e due hanno giocatori che tornano stanchi dai viaggi lunghi. Difficile dire chi potrà trarne vantaggio”.
Dopo tanti anni si torna a vedere un derby fra due squadre in salute. Chi arriva meglio a questa sfida?
“Sono due squadre che partono allo stesso livello. Entrambe vengono da un periodo positivo ed hanno due centravanti, Icardi ed Higuain, che si equivalgono. La differenza la fa la difesa, perché De Vrij e Skriniar stanno dimostrando più solidità di Romagnoli e Caldara o Romagnoli e Musacchio. La partita sarà molto equilibrata, ma l’Inter è quella meglio attrezzata per mantenere gli attaccanti avversari”.
Nonostante questo però l’Inter si complica un po’ la vita continuando a subire qualche gol di troppo.
“Mantenere la porta inviolata non è mai facile, ma l’Inter è migliorata molto rispetto ad inizio stagione, sia per quanto riguarda la compattezza di squadra, sia per solidità difensiva. Il paragone con l’avvio di campionato non fa testo, perché quella era una squadra confusionaria, non aveva ancora trovato la giusta quadra. Ora è migliorata parecchio, ha centrato diverse vittorie consecutive ed è in salute. Spero che domenica possa vincere il derby”.
Giochiamo il derby alla lavagna. Quali sono le chiavi tattiche che potranno essere decisive?
“Sono due squadre che giocano con moduli diversi, perché l’Inter usa il 4-2-3-1 ed il Milan il 4-3-3, ma si sposano bene e sono comunque complementari, quindi ci saranno diversi duelli uno contro uno, sia sulle fasce che in mezzo al campo. A centrocampo ti trovi con una situazione di due contro due, dove chi giocherà basso, nel Milan, farà molta fatica perché dovrà contenere Nainggolan. Ma nel complesso sarà una partita molto equilibrata”.
Rispetto ad una normale settimana, i giorni che precedono il derby sono vissuti diversamente? Cosa cambia nella testa di allenatori e giocatori?
“La settimana del derby è senza dubbio particolare, non tanto dal punto di vista tattico, quanto da quello mentale. Lo è già in condizioni normali, ma ancor di più al ritorno dalle Nazionali, quando hai poco tempo per prepararla; in tal caso un allenatore deve essere bravo a motivare i giocatori, a trasmettere l’equilibrio giusto. Bisogna essere né troppo tesi, né troppo molli, ma dare tutto quello che si ha, perché il derby è una partita a sé, anche e soprattutto per i tuoi tifosi”.
Parliamo dei suoi ricordi legati a questa partita; ci può dire il più bello ed il più brutto?
“Il ricordo migliore è sicuramente il 3-0, con doppietta di Simeone e gol di Ronaldo (97-98, ndr), mentre il peggiore è quello in cui ci segnarono il 2-2 all’ultimo minuto, con un rigore causato da me che a mio avviso non c’era (98-99, ndr)”.
Un suo pronostico per la partita. Quanto finisce?
“Vince l’Inter 2-1”.
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