ESCLUSIVA – Corradi: “L’Inter ha bisogno un rinforzo per settore”
di Giorgio Crico.
Bernardo Corradi, colonna del Chievo dei miracoli della stagione 2001/2002 e della Lazio di Mancini con un breve trascorso anche all’Inter, con la quale fece un’apparizione in un preliminare di Champions League, ha rilasciato un’intervista in esclusiva ai nostri microfoni.
L’ex numero 8 biancoceleste ha le idee molto chiare su quel che serve all’Inter in questo momento. E lo spiega bene non appena gli si chiede se i nerazzurri facciano bene a cercare un attaccante, visto che si parla con sempre più insistenza di Osvaldo:
“Io credo che Mazzarri abbia fatto anche troppo col materiale umano a disposizione e troppo spesso si è trovato nella condizione di poter schierare un unico attaccante. Il povero Palacio ha fatto benissimo da unica punta, andando anche oltre le più rosee aspettative in quanto ha quasi sempre dovuto fare tutto da solo. Trovo che l’Inter faccia benissimo a cercare una nuova punta da affiancargli ma penso anche che, con la difesa e il centrocampo visti ultimamente, la Beneamata abbia bisogno di un acquisto in ogni reparto se vuole essere veramente competitiva“.
Dunque pensa che nonostante la presenza di sei difensori centrali ci sarebbe bisogno anche di un difensore?
“Assolutamente sì. Viste le ultime uscite degli uomini di Mazzarri anche un difensore potrebbe tornare utile alla causa. Ma, ripeto, per essere in grado di scalare posizioni bisognerebbe prendere, oltre a un difensore e un attaccante, anche un centrocampista. Uno per ruolo“.
Per quanto riguarda allora il profilo del centrocampista che servirebbe alla rosa, al netto dell’affare D’Ambrosio che sembra in dirittura d’arrivo, secondo lei l’Inter ha più bisogno di una mezz’ala, un esterno o un regista?
“Questo dipende tantissimo da dove Mazzarri deciderà di far giocare Kovacic in futuro. Se il croato dovesse giocare a ridosso delle due punte allora una mezz’ala sarebbe probabilmente il colpo più indicato per com’è messa l’Inter al momento, viste anche alcune difficoltà che ha nel creare gioco. Tengo comunque a ribadire che finora Mazzarri ha fatto i miracoli con gli uomini a disposizione“.
Un suo parere, da ex laziale, sulla vicenda Lotito-Petkovic che ha portato sulla panchina biancoceleste Reja e di conseguenza ha causato indirettamente la prima sconfitta targata 2014 dei nerazzurri?
“Bisognerebbe conoscere nei dettagli il rapporto che legava il tecnico bosniaco e il presidente della Lazio, essere all’interno della società. Come tutti, io mi informo leggendo i giornali e non so più di quello che sa un qualunque tifoso, ergo non posso dare un giudizio precisissimo perché mi mancano delle informazioni fondamentali. Posso solo parlare a sensazione e, a sensazione appunto, mi sembra che il rapporto fosse logoro da tempo e che entrambe le parti avessero deciso di dividersi: Petkovic con la Nazionale svizzera e Lotito scegliendo un nuovo allenatore che, per me, in origine non doveva essere Reja. Quel che è comunque certo è che è stato un brutto modo per concludere il comunque soddisfacente rapporto del mister con la società perché, non dimentichiamolo, ha vinto una Coppa Italia sei mesi fa battendo la Roma in finale e impedendole di arrivare in Europa, cosa che invece s’è guadagnata la Lazio. Purtroppo nel calcio la riconoscenza ha sempre vita brevissima“.