ESCLUSIVA – Holter: ecco i talenti olandesi che possono fare la fortuna dell’Inter

Sneijder, Castaignos, promesse olandesi e tanti altri temi sono stati toccati nella bella intervista avuta con Chris Holter, capo di uno dei più importanti – se non il più importante – blog di calcio olandese che si trovano sul web: calcioolandese.blogspot.com. Ecco il testo completo della piacevole intervista, gli spunti di riflessione non mancano.

Sono stati mesi difficili per gli olandesi dell’Inter, Sneijder è stato a lungo out e Castaignos ha avuto il lampo a Siena e nulla più. Come pensi potrà essere la loro seconda parte di stagione? Sicuramente Sneijder e Castaignos, così come un pò tutta l’Inter, non hanno brillato nella prima metà di campionato. Con la chiusura del ciclo di Mourinho, Sneijder è rimasto uno dei pochi a conservare la “fame” necessaria per vincere ma in generale si paga qualche errore di organizzazione societaria. Il numero 10, poi, sta pagando un infortunio mai del tutto superato. Castaignos è un giovane dal talento indiscutibile ma che in una piazza come quella milanese rischia di rimanere schiacciato dalla pressione. Lo vedrei bene in prestito ad una squadra media.

Recentemente si è parlato di un interesse per Strootman e per Eriksen, pensi che siano pronti per il campionato italiano? Strootman mi piace molto. E’ un giocatore incredibile che ha fatto il triplo salto Sparta Rotterdam-Utrecht-PSV senza accusare mai l’aumentare della responsabilità affidatagli. Non è un caso, allora, se anche Van Maarwjik lo abbia inserito nel gruppo dei titolarissimi della nazionale olandese. Eriksen è forse, un giocatore più appetibile per via della sua classe cristallina. Pecca però di poca umiltà in alcuni casi: non è raro, infatti, vederlo avulso dal gioco, specie quando c’è da rimboccarsi le maniche. Sotto i riflettori della Champions, però, si esalta.

Quale è il giocatore dell’Eredivisie che più ti ha colpito e che consiglieresti di ingaggiare alle società italiane? L’Eredivisie è una vera e propria fucina di talenti che ogni anno lascia partire i propri migliori giocatori, destinati ad esplodere in giro per l’Europa. Uno che mi fa impazzire è Dries Mertens, ala del PSV che al momento è vicecapocannoniere del campionato. Certo, sarebbe da testare in un campionato più tosto e tattico come quello italiano, però lo vedrei bene in una squadra come la Fiorentina o l’Udinese. Temo però che il mio rimarrà solo un sogno in quanto lo vogliono già in Germania, soprattutto il Bayern Monaco.

L’Inter ha investito molto sul campionato olandese la scorsa stagione ingaggiando Castaignos e mandando Caldirola a crescere al Vitesse. Quest’ultimo in particolare ha faticato a trovare spazio ed è stato mandato in Serie B nonostante sia un pilastro dell’under 21, qual è l’opinione che ti sei fatto su di lui vedendolo all’opera in Eredivisie? L’anno scorso ho avuto l’occasione di vedere il Vitesse giocare dal vivo due volte, una delle quali Caldirola era in campo. La cultura calcistica in Olanda è diversa per un calciatore che sta crescendo come Caldirola, cambiare radicalmente “vita” calcistica può non giovare ma preferisco non sbilanciarmi.

Sneijder è sempre al centro di parecchie voci di mercato che lo vogliono lontano da Milano, pensi che andrà via o ritieni che sarà lui il campione da cui ripartire per fondare un nuovo ciclo vincente? E’ da tempo che si sente parlare di Sneijder come obiettivo principale di Sir Alex Ferguson: lo vedrei bene in Premier League, specie se il progetto di restrutturazione dell’Inter non dovesse garantirgli una squadra che gli giri intorno come succede nella nazionale olandese.

Lo stesso Sneijder insieme alla sua nazionale è uno dei protagonisti più attesi del prossimo Europeo, esprimi un giudizio sulla squadra in vista del grande torneo che si svolgerà a giugno. La nazionale olandese è inserita in un girone difficilissimo: Germania, Portogallo e Danimarca sono avversarie toste per chiunque, quindi molto verrà deciso subito, sin dalla gara iniziale. Van Marwijk ha costruito un grande gruppo, affiatatissimo e di cui si fida ciecamente: questo, però, rischia di diventare un po’ un arma a doppio taglio. Spesso, anche sul nostro blog, lo abbiamo criticato tacciandolo di essere troppo conservatore in quanto insiste troppo su alcuni uomini tralasciandone altri. Van Wolfswinkel ne è un esempio, costantemente scalzato nell’ordine delle preferenze da altri sei o sette attaccanti, ma di nomi ce ne sono tanti.

Tutti hanno assistito alla clamorosa eliminazione dell’Ajax in Champions League, quale è stato il commento della stampa olandese e quale la tua personale idea sulla vicenda? In Olanda si sono sentiti prima defraudati e poi, al momento dei sorteggi, presi in giro. E’assurdo che la UEFA abbia liquidato il caso così, senza prendere alcun provvedimento. A volte mi chiedo che senso abbia assistere alle competizioni quando sembra che tutto sia già deciso a tavolino.

Dopo i dorati anni ’90 il calcio olandese a livello di club ha vissuto un forte ridimensionamento. A cosa è dovuto ciò e qual è l’attuale situazione del calcio olandese? Pensi che ci vorrà molto tempo prima di rivedere un club olandese protagonista nell’Europa che conta? Purtroppo l’attuale sistema calcio non favorisce le squadre dei campionati di seconda fascia, anzi le penalizza. Gli investimenti di sceicchi e petrolieri caratterizzano il mondo calcistico degli ultimi anni così tutti i grandi giocatori si riuniscono in pochi club lasciando la loro squadra dopo un pochissimo tempo. Non è raro vedere ragazzi promettenti abbandonare la loro squadra, quella dove magari hanno giocato sin dalle giovanili, per andare a fare la riserva di un club più blasonato. In Olanda questa sta diventando la routine: ultimo caso è quello di Labyad che senza nemmeno essere esploso al PSV già minaccia di abbandonare a parametro zero l’Olanda per accasarsi allo Sporting Lisbona. Con queste premesse, non riesco ad immaginare una olandese tra le grandi d’Europa!

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