14 Dicembre 2018

ESCLUSIVA – Novellino: “Marotta è un patrimonio del calcio, riporterà l’Inter in alto. Champions? Con lui i nerazzurri non sarebbero usciti”

L'intervista esclusiva all'allenatore che ha avuto modo di lavorare con l'attuale amministratore delegato Sport dell'Inter prima al Venezia e poi alla Sampdoria centrando prestigiosi traguardi

Quella di ieri è stata una giornata importante in casa Inter: è stato ufficializzato l’arrivo di Beppe Marotta che è diventato il nuovo amministratore delegato Sport del club nerazzurro. Un ‘acquisto’ importante, che testimonia le forti ambizioni di Suning che ha deciso di affidarsi ad uno degli artefici del dominio incontrastato della Juventus, che dura in Serie A da ormai più di 7 anni, per rilanciare definitivamente l’Inter nel panorama calcistico italiano ed europeo.

Chi conosce sicuramente bene Beppe Marotta è Walter Novellino che con l’attuale dirigente nerazzurro ha condiviso prima l’esperienza al Venezia e poi alla Sampdoria centrando importanti e gloriosi risultati: prima la promozione in A con la formazione veneta nel 1998, poi la risalita blucerchiata dalla B all’Europa (2002-2007). Passioneinter.com ha intervistato in esclusiva l’ex compagno di viaggio di Marotta per scoprire qualcosa in più sul nuovo timoniere dell’Inter.

Ieri è stata ufficializzata la nomina di Giuseppe Marotta come nuovo amministratore delegato della parte sportiva dell’Inter. E’ la persona giusta per rilanciare in maniera definitiva le ambizioni nerazzurre? Cosa può portare l’esperienza di un personaggio come lui all’interno dell’ambiente Inter?

“Sicuramente tanta esperienza, sia calcistica che manageriale. Tutta quella esperienza accumulata in questi anni alla Juventus e in tutta la sua straordinaria carriera. Potrà mettere al servizio dell’Inter un insieme di tante cose. L’Inter è una società che sta migliorando sotto diversi aspetti. C’è Ausilio che è molto bravo. Io credo che loro due faranno bene insieme e faranno grandi cose. Beppe è uno che sa valorizzare gli uomini che lavorano vicino a lui come Paratici e Nedved. C’è molto da imparare da lui, è un patrimonio importante da cui poter apprendere tanto”.

Lei ha condiviso due importanti parentesi con Marotta: prima l’esperienza al Venezia, poi quella sulla panchina della Sampdoria. Come è stato lavorare con lui? Ha qualche ricordo in particolare del vostro rapporto?

“Ho tantissimi bei ricordi. Decisamente tante vittorie. Lui conosceva il mio modo di giocare e sapeva di chi avevo bisogno dal mercato. Magari avessi avuto lui con me dal 2008 in poi. Io sono uno cocciuto ma ognuno di noi ha bisogno di una guida. Una guida capace di buttarti giù la testa quando tu la alzi un po’ troppo. E’ stato molto importante avere una guida al mio fianco come lui”.

Marotta è uno dei primi tasselli su cui riparte l’Inter. Cosa serve ancora alla squadra nerazzurra per ridurre in maniera definitiva il gap dalla Juventus?

“Ci vuole una crescita graduale ma l’Inter la sta già avendo con la nuova proprietà. Dopo il capitolo Moratti e l’era Thohir che ha fatto fatica, credo che con questa proprietà i nerazzurri stiano risalendo pian piano. Io credo che ci voglia un po’ di tempo ma Marotta riporterà l’Inter in alto. Lui aiuterà Spalletti, molto”.

L’eliminazione dalla Champions League ridimensiona un po’ le sorti della stagione nerazzurra. Secondo lei questa Inter è in grado di vincere l’Europa League?

“Io penso di si, l’Inter può arrivare fino in fondo all’Europa League. Con Marotta si sarebbe passato il turno agevolmente. Lui non è uno di tante parole, lui va dritto fino al punto”.

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