8 Maggio 2018

ESCLUSIVA – Pistocchi: “Inter da Champions. Futuro Spalletti? Dipende da Suning! Icardi fenomenale ma non incedibile: ecco perché”

Il giornalista italiano ha parlato anche della partita tra Inter e Juventus e dell'arbitraggio di Orsato

La redazione di Passioneinter.com ha avuto l’onore ed il piacere di poter realizzare un’intervista esclusiva con Maurizio Pistocchi, celebre volto del giornalismo sportivo italiano. Nel corso degli anni Pistocchi si è affermato come uno dei più importanti opinionisti del panorama giornalistico del Paese, contribuendo anche all’affermazione della redazione sportiva delle reti Mediaset. Di seguito il testo dell’intervista integrale rilasciata ai nostri microfoni.

Nelle prossime due partite l’Inter si gioca tutto: sarà fondamentale vincere con Sassuolo e Lazio per centrare l’obiettivo Champions League. Per lei i nerazzurri hanno possibilità di raggiungerlo?

“L’Inter che ho visto contro l’Udinese può battere sia Sassuolo che Lazio. Se non avrà degli infortuni a giocatori importanti contro gli emiliani, andrà a Roma a fare una grande partita. E’ una squadra che ora sta bene, ha un’identità precisa. Va dato atto a Spalletti di aver fatto un grande lavoro, l’Inter ha molti punti in più rispetto all’anno scorso e li ha raccolti con una rosa da molti sottovalutata questa estate. Credo che la Champions League sia ampiamente alla portata dei nerazzurri”.

Le difficoltà economiche in sede di mercato potrebbero portare l’Inter a dover scegliere di riscattare solamente un calciatore tra Rafinha e Cancelo. Se Maurizio Pistocchi fosse il direttore sportivo nerazzurro, chi sceglierebbe di far rimanere in Italia?

“Riscatterei Cancelo. Mi sembra un calciatore di grandissimo prospetto, ne parlai già su Twitter questa estate. Lo avevo visto con il Portogallo e mi era sembrato un calciatore con grande potenzialità perché sia fisicamente che tecnicamente ha un’eleganza che mi piace molto. E’ molto migliorato anche in fase difensiva. Rafinha è un altro buonissimo calciatore ma l’Inter, avendo difficoltà economiche, potrebbe fare qualcosa di diverso sul mercato italiano attraverso scambi con società che hanno profili importanti in quel ruolo”.

Un nome che potrebbe fare al caso dell’Inter è Simone Verdi, calciatore del Bologna. E’ pronto per affrontare l’avventura in nerazzurro?

“E’ un giocatore con qualità ma che nel corso della propria carriera ha avuto alti e bassi: nel Milan sembrava una grande promessa e poi ha fallito. Sicuramente ha una tecnica da grande giocatore, ma bisogna verificarlo sotto il punto di vista caratteriale. Secondo me è già un calciatore dell’Inter…le sue caratteristiche sono quelle che ha lo stesso Rafinha: mancino che può giocare sia esterno che dietro la prima punta. Credo che l’Inter, nel caso si trovasse davanti ad una scelta da compiere, propenderebbe per riscattare Cancelo e fare poi degli affari sul mercato italiano in quella zona offensiva come Verdi e Barella“.

Inevitabile parlare anche di Inter-Juventus date le tante polemiche del post-partita. Il Derby d’Italia può aver inciso in maniera importante sugli obiettivi di entrambe le squadre?

“Sicuramente è stata decisiva per lo scudetto. E’ stata una partita arbitrata male da Orsato: conto almeno 8/9 errori importanti che hanno sfavorito e favorito entrambe le squadre. Naturalmente quelli più importanti sono quelli riguardanti le sanzioni, perché sull’espulsione di Vecino, nonostante a livello regolamentare ci poteva stare, si è intervenuto con il VAR su un intervento su cui non si poteva intervenire perché Orsato aveva già visto, giudicato ed ammonito. La mancata espulsione di Pjanic è stata imbarazzante per un arbitro come lui. Sicuramente è stata una partita che ha indirizzato i destini di entrambe le squadre. La Juventus veniva da una sconfitta amarissima contro il Napoli in casa e se avesse perso a San Siro ora il campionato sarebbe ancora aperto”.

Cosa manca a questa Inter per tornare competitiva sul campionato italiano e sugli altri fronti?

“Secondo me l’Inter ha buttato tanto tempo nel post-Triplete facendo scelte avventate come ad esempio l’esonero di Benitez. Lo spagnolo stava rilanciando la squadra ed aveva individuato prospetti interessanti per il futuro come Coutinho, che dopo essere andato via dall’Inter oggi è stato pagato una cifra spropositata. Ha avuto fretta correndo dietro al risultato immediato, Moratti non ha capito che un ciclo era finito e bisognava ricostruire magari cedendo i calciatori più importanti e più pagati per poi riorganizzare tutto. Oggi l’Inter ha costruito qualcosa di importante per il mercato e sarebbe un peccato perdere l’allenatore…”.

Secondo quanto raccolto nelle ultime settimane, infatti, Spalletti a fine stagione potrebbe decidere di lasciare la società nerazzurra dopo aver ricompattato l’ambiente ed aver donato nuova fiducia all’ambiente. Quanto graverebbe sul futuro dell’Inter questo possibile addio?

“Sicuramente il futuro di Spalletti dipende dal futuro dell’Inter: le perplessità sulla gestione Suning dovranno essere evidentemente chiarite. Se la società cinese dimostrerà di avere piani migliorativi allora Spalletti rimarrà, altrimenti se continueranno a non investire potrebbe andarsene. Lui ha richieste importanti: non dimentichiamoci che dopo l’esperienza grandiosa con la Roma, dove ha fatto tantissimi punti, lo aveva chiamato la Juventus perché Marotta lo aveva avuto al Venezia in precedenza. E’ un allenatore che nel caso dovesse lasciare Milano avrebbe sicuramente tanto mercato. Sarà dunque importante capire quali saranno i progetti futuri di Suning”.

Un altro nome in uscita potrebbe essere Mauro Icardi in caso di mancata qualificazione in Champions League…

Icardi è uno dei più forti attaccanti del mondo in area di rigore, mentre quando deve giocare al di fuori degli ultimi metri non è completissimo come ad esempio Higuain. L’Inter ha già preso Lautaro Martinez, un grandissimo prospetto: può fare la prima o la seconda punta, è rapido e cattivo, vede la porta ed ha ottime qualità tecniche e fisiche. La cosa migliore sarebbe quella di affiancarlo al capitano nerazzurro, però se consideriamo la possibilità di poter realizzare una maxi plusvalenza in grado di sistemare il bilancio, l’addio dell’attaccante dell’Inter è uno scenario abbastanza plausibile”.

Il mercato nerazzurro non si ferma però qui.

Asamoah e de Vrij sono calciatori di ottimo livello: Ausilio sta lavorando bene sui parametri zero, ma magari in mezzo al campo manca un po’ di qualità e bisognerà essere bravi a trovare la soluzione ed i profili adatti”.

Si avvicina Lazio-Inter, una partita che potrebbe rivelarsi fondamentale per il futuro dei nerazzurri. Ai laziali mancheranno probabilmente Immobile e Luis Alberto, questo potrebbe aiutare la banda Spalletti? 

Non bisogna commettere l’errore fatale fatto tragicamente nel 2002. Non deve pensare di poter andare a giocare una partita determinante con una situazione di grande vantaggio perché così non sarà. All’ultima giornata le squadre trovano le motivazioni dentro alla propria psiche per poter dare di più rispetto alle situazioni normali. Non deve rifare l’errore del 2002: se ripeterà l’approccio avuto ad Udine potrà vincere senza dubbio anche all’Olimpico di Roma”.

LA REDAZIONE DI PASSIONEINTER.COM RINGRAZIA IL SIG.PISTOCCHI PER LA DISPONIBILITÀ MOSTRATA

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