31 Maggio 2019

ESCLUSIVA – Spalletti, il retroscena: era tutto fatto per Cambiasso traghettatore. Lo ha salvato… Lautaro!

L'avventura del tecnico di Certaldo in nerazzurro si poteva concludere ben prima dell'annuncio arrivato ieri

Sono giorni di grande fremito in casa nerazzurra. Via Spalletti, dentro Conte: il nuovo corso dell’Inter parte da qui. Il tecnico di Certaldo, pur arrivando da una stagione che definire tribolata è poco, lascia al suo successore una squadra che, per due anni di fila, è riuscita a qualificarsi in Champions, andando oltre a tutte le difficoltà.

Il benservito a Spalletti non è stato di certo inatteso, nonostante l’obiettivo centrato. La sua avventura all’Inter, così intensa, è stata però vicina a finire ben prima di ieri, quando è arrivato l’annuncio ufficiale da parte del club. Secondo quanto raccolto dalla redazione di Passioneinter.com infatti, l’allenatore toscano è stato ad un passo dalla cacciata dalla guida della squadra, addirittura a febbraio. Ma andiamo con ordine.

L’Inter arriva da un periodo nero: 0-0 in casa con il Sassuolo, poi 3 sconfitte di fila con Torino, Lazio (in Coppa Italia, con conseguente eliminazione) e Bologna. Spalletti traballa e non poco. E’ il periodo di massima incertezza per la sua avventura all’Inter. E’ il 3 febbraio e, dopo il tonfo casalingo con i felsinei, l’Inter decide che così è troppo. Arrivano due partite decisive: trasferta a Parma ed andata dei sedicesimi di finale, contro il Rapid Vienna.

E’ qui che la dirigenza matura la drastica decisione: non saranno tollerati altri passi falsi in queste due sfide. Esteban Cambiasso viene contattato: se Spalletti perde ancora, a Parma ed a Vienna, verrà cacciato. L’argentino dà la sua disponibilità a fare da traghettatore, con la consapevolezza che a giugno, con ogni probabilità arriverà Conte (già contattato).

Il resto è storia recente: l’Inter a Parma non decolla, ma neanche tracolla. E’ Lautaro Martinez, proprio l’uomo che Spalletti ha usato con il contagocce (scatenando le ire di padre ed agente del giocatore) che segna il gol decisivo. Poi scoppia il caso Icardi, e contro il Rapid tocca ancora a lui, El Toro: gol vittoria anche a Vienna (su rigore). Pur nelle difficoltà l’Inter si rimette in carreggiata, trovando, con fatica, nuove vittorie e la qualificazione in Champions. Ma tutto è passato da quelle due partite in cui, ironia della sorte, il numero 10 nerazzurro ha prolungato l’avventura milanese dell’uomo di Certaldo.

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