1 Maggio 2014

ESCLUSIVA – Stefano Borghi: “Ecco chi sono Morata, Bernat e Nilton”

Di Giorgio Crico.

Non c’è bisogno di spiegare chi sia Stefano Borghi agli appassionati di calcio, specialmente a coloro che amano il calcio estero. Ex SportItalia e attualmente firma di prestigio di FoxSports, il telecronista pavese è uno dei massimi esperti in assoluto di fútbol argentino e, più in generale, sudamericano, nonché un profondo conoscitore della Liga (per la quale è il volto principale di Fox) e del calcio inglese.

Noi di PassioneInter.com l’abbiamo incontrato per una breve ma intensa e proficua chiacchierata relativamente ad alcuni possibili obiettivi dell’Inter nell’imminente mercato estivo. Sono nomi che ormai circolano da tempo e si tratta di Morata, Bernat e Nilton; i primi due militanti in Liga con Real Madrid e Valencia, il terzo colonna del Cruzeiro, squadra campione del Brasilerão.

Stefano, tu sei un esperto conoscitore della Liga e di pressoché tutti i giocatori che vi militano. Si dice ormai da mesi che l’Inter segua Alvaro Morata del Real Madrid, pensi che sia una trattativa possibile?

“Onestamente mi sembra difficilissimo. Non perché il ragazzo sia incedibile in senso assoluto ma piuttosto perché mi pare assai improbabile che il Real Madrid si privi di un prospetto simile a titolo definitivo rimanendo con il solo Benzema in squadra (nonostante si parli di una mega offerta pronta per Luis Suarez): Morata infatti è una delle giovani prime punte iberiche più promettenti dell’intero panorama di Liga e già adesso è un calciatore importante. Non va dimenticato che è riuscito subito, da canterano, a farsi apprezzare molto dal tifo madridista che, per lunghi tratti di stagione, lo avrebbe voluto titolare al posto di Benzema. Ovviamente deve ancora maturare molto: è un lottatore, un attaccante che nonostante il ruolo non smette un attimo di combattere, talvolta esagerando (e questo è uno degli aspetti del suo carattere che dovrebbe imparare a limare, nel corso del suo processo di maturazione). Tuttavia è certamente un calciatore di cui sentiremo molto parlare nei prossimi anni”.

Ma se, poniamo il caso, arrivasse Morata, non si rischierebbe di bruciare Icardi? Se il giovane madridista arrivasse a Milano l’argentino finirebbe dunque all’Atletico come dice qualcuno?

“Con la non conferma di Diego Milito non vedo problemi. Esce una prima punta, entra un’altra prima punta. Non sono un esperto di mercato, mi occupo più di calcio giocato, ma francamente, in linea puramente teorica, vedo bene una coesistenza di Morata e Icardi nella stessa squadra, due prime punte in rosa non sono un assurdo. Inoltre non penso che l’ex Sampdoria finirà all’Atletico, non so nulla in questo senso”.

E invece Bernat, il terzino sinistro del Valencia? Come lo vedresti in ottica Inter?

“Premetto subito che è un giocatore che a me piace moltissimo e che, nel corso dell’ultimo anno, è cresciuto davvero parecchio. Bernat è un prodotto del vivaio valenciano e nasce come esterno alto: solo in tempi relativamente recenti è stato spostato in difesa. È un classe 1993, dunque deve ancora necessariamente migliorare, specialmente da un punto di vista tattico e soprattutto in difesa. Tuttavia la sua propensione sia ad attaccare sia a difendere lo renderebbe potenzialmente perfetto per il 3-5-2 che usa Mazzarri all’Inter con un però: se arrivasse in Italia, dovrebbe comunque inserirsi in un contesto tattico diverso da quello in cui è ora e chiaramente adattarsi, specialmente alla fase difensiva che il tecnico ex Napoli vuole dai suoi esterni. Io comunque penso che sia anche Bernat un prospetto di alto livello”.

E Nilton? Bene o male i due giocatori spagnoli possono essere studiati dagli interisti con relativa facilità perché la Liga in Italia è trasmessa mentre il brasiliano risulta forse un po’ di più un oggetto misterioso: puoi farci un identikit preciso?

“Nilton, diversamente dai due giocatori di cui abbiamo parlato prima, è un calciatore maturo. Ha 27 anni, non è più un uomo da ‘plasmare’, come potrebbero essere Morata o Bernat bensì è quello che si potrebbe definire come un ‘prodotto finito’. Al Cruzeiro ha fatto e sta facendo cose importanti, è il classico mediano di rottura, un distruttore di gioco e un ruba palloni. Se ci dev’essere una perplessità legata a Nilton, questa non può che essere legata al fatto che non è mai uscito dal Brasile dunque se venisse all’Inter avrebbe bisogno di periodo di adattamento e rodaggio più o meno lungo. In generale comunque non lo vedo in grado di essere proprio un titolarissimo per Mazzarri ma potrebbe essere una soluzione valida per allargare il roster. Sono convinto che il colpo grosso che farà l’Inter in estate sarà a centrocampo ma non so se sarà davvero Nilton”.

Quale, secondo te, sarà allora il profilo di giocatore che l’Inter cercherà per la propria mediana? Forse un regista?

“Mah, considerando il gioco di Mazzarri, non credo che ai nerazzurri serva un regista puro, credo più che serva un centrocampista a tutto campo, che sappia giocare davanti alla difesa ma sia anche in grado di fare bene entrambe le fasi, attaccare come difendere, non solo impostare. È facile dirla così ma penso che al Biscione serva trovare sostanzialmente un nuovo Cambiasso: ovviamente è molto più semplice dirlo che farlo. Un nome potrebbe essere quello di Fernando del Porto, mediano che a me piace tantissimo e bravo in tutte le transizioni di gioco”.

Ecco, io ho un sogno in questo senso: potrebbe essere Jordy Clasie del Feyenoord un giocatore che risponde a questo profilo?

“Clasie è un giocatore molto giovane anche lui. I paragoni non mi piacciono moltissimo, lasciano sempre un po’ il tempo che trovano, ma lui è un calciatore che somiglia a Xavi, ha un po’ quel tipo di gioco. Indubbiamente l’olandese è un prospetto di altissimo livello ma è, lo ripeto, molto giovane e bisogna secondo me aspettare ancora la sua completa maturazione: va infatti verificato se evolverà definitivamente come giocatore di fronte alla difesa o come mezz’ala”.

La redazione di PassioneInter.com tiene a ringraziare moltissimo Stefano Borghi per il tempo e la cortesia con cui ha risposto alle nostre domande.