ESCLUSIVA – Novellino: “Su Vieri, Moratti in buona fede. E Cassano è un bravo ragazzo, anche se…”
Una carriera da calciatore in giro per l’Italia e tante squadre vissute anche da allenatore. Walter Novellino ha sempre stupito per carattere e determinazione, caratteristiche che l’hanno reso un uomo di fiducia su cui puntare per raddrizzare annate semi fallimentari. Tra queste squadre anche la Sampdoria, dove ha incrociato per un breve periodo Antonio Cassano, e il Torino prossimo avversario dell’Inter.
Quanto è cambiato il Torino da quando era lei seduto sulla panchina granata?
“Questo Torino ha una fisionomia ben definita, con acquisti mirati, così da assecondare quelle che sono le esigenze di gioco di Ventura. La squadra, così come la società, ha sicuramente più esperienza rispetto al periodo in cui sono stato allenatore dei granata. Inoltre il campionato, complice la crisi che ha portato le squadre a investire molto meno sul mercato, si è fatto molto più equilibrato. Al momento solo la Juventus e il Napoli sono un gradino sopra le altre. Nello specifico il Torino, essendo una neopromossa, ha tutte le carte in regola per giocarsi una salvezza tranquilla”.
In questi giorni è arrivata la sentenza sul caso Vieri, che vede la Telecom e l’Inter condannate a risarcire l’ex bomber nerazzurro per aver messo sotto controllo il suo telefono. Subito è stato paragonato questo a Calciopoli, mettendo i due processi sullo stesso piano: cosa ne pensa?
“Credo che assolutamente non c’entri nulla. Il passato è passato, ora speriamo ci sia qualcosa di diverso e che si possa lavorare con serenità e trasparenza. Conosco bene Moratti, è una bravissima persona. Credo che ogni cosa che abbia fatto, l’abbia fatta sempre in buona fede. Ha sì seguito Vieri, ma senza nessuna malignità, solo al fine di poter contare sul proprio attaccante per una stagione da protagonista”.
Lei prima ha parlato di Juventus e Napoli un gradino sopra le altre, l’Inter è quindi tagliata fuori dalla lotta scudetto?
“L’Inter, così come il Milan, è un gradino sotto, ma solo allo stato attuale delle cose. Moratti ha cambiato molto e la squadra è ancora alla ricerca della sua identità, per questo ci vorrà tempo per poter consolidare i nuovi meccanismi con i giocatori che devono ambientarsi. Io credo nel lavoro settimanale, conta sì la squadra, ma molto lo fa l’allenatore che deve sfruttare la sua forza personale per trasformare i suoi giocatori in una squadra vincente. Troppo comodo fare l’allenatore solo coi campioni”.
Stramaccioni può essere allora l’uomo giusto per questa missione?
“Stramaccioni è nuovo, è un bravo allenatore, ma deve ancora fare molto per affermarsi. Purtroppo sta allenando in un periodo dove si passa da fenomeni a brocchi in una settimana. Come nel caso di Mangia, che con l’Under 21 è stato osannato per la bella vittoria, salvo poi venir additato come inadatto in seguito alla sconfitta contro l’Irlanda. Così Stramaccioni deve stare sereno, perchè perdere contro la Roma di Zeman, allenatore dalla molta esperienza, non è una tragedia. L’importante è che si concentri senza abbattersi, lavorando in settimana per raggiungere il livello di gioco adatto per far funzionare la squadra”.
Cassano è già entrato nell’occhio del ciclone della stampa, può essere la volta buona per la sua carriera?
“Cassano è un bravo ragazzo, anzi no, è un uomo ora, un padre di famiglia, e per questo è chiamato ad essere più maturo che in passato. Molto dipenderà da lui. Non mi è però piaciuta la sua conferenza di presentazione perchè il Milan l’ha accolto in uno dei suoi momenti difficili, l’ha curato nel periodo della malattia, e per questo non doveva secondo me dire quelle cose in quel modo. Poi ognuno è libero di pensarla come vuole, ma a me non è piaciuto”.
Tutta la redazione di passioneinter.com ringrazia Walter Novellino per la piacevole intervista e per i numerosi spunti che ci ha regalato.