19 Maggio 2019

Esposito: “Inter ed Italia, sto vivendo un sogno. Esordio indimenticabile: è solo un punto di partenza”

Le parole del giovanissimo attaccante nerazzurro

Si dice che gli occhi non mentano mai, e quelli di Sebastiano Esposito sembrano parlare chiaro: dietro a quella faccia da ragazzino di 17 anni infatti c’è un sogno che viene rincorso dalla più tenera età, quello di diventare uno dei grandi della storia del calcio. E se il buongiorno si vede dal mattino – giusto per rimanere in tema – allora il resto della giornata sarà decisamente da ricordare…Lo spera anche lo stesso Esposito che oggi, alle 17.30, giocherà la finale di Euro U17 con l’Italia. Ecco le sue parole a La Gazzetta dello Sport: “Sto vivendo un sogno. Se qualcuno mi avesse prospettato una stagione così io non ci avrei creduto. Ma ora testa all’Olanda: non vediamo l’ora di giocare e di dimostrare la nostra qualità”.

EUROPEO – “Sapevamo di poter arrivare lontano ma visto il girone era difficile pronosticare una finale. La forza del gruppo è che siamo uniti per davvero. Siamo una famiglia di ragazzi con valori importanti, abbiamo fame e ci sacrifichiamo l’uno per l’altro. I miei gol nella competizione sono tutti da calcio piazzato? Ho avuto una fortuna: sono nato con questa capacità. Ho segnato 10 gol su punizione tra Inter ed Italia. Devo ringraziare mister Zanchetta per questo”.

ESORDIO NERAZZURO – “Non me lo aspettavo, è stata la cosa più emozionante della mia vita. Io ero in Nazionale ma Samaden mi ha chiamato per dirmi che Spalletti mi avrebbe convocato. Quando mi ha detto di scaldarmi il cuore mi è andato a mille giri. Ho coronato un sogno ma per me è un punto di partenza, non di arrivo. La notte non ho dormito…”.

IDOLI ED…AIUTANTI – “Devo ringraziare D’Ambrosio, che in passato è stato allenato da mio padre alla Juve Stabia, perché mi ha preso a cuore, come se fossi un suo fratello. Poi come idolo non posso non dire Icardi: è unico, impressionante, formidabile”.

FAMIGLIA SPORTIVA – “Anche i miei fratelli (Francesco Pio e Salvatore) giocano a calcio. Siamo cresciuti tutti a pane e pallone. Oggi saranno allo stadio? Siamo molto legati ma no, non ci saranno. Non vorrei brutte sorprese in caso di sconfitta, sono molto scaramantico…”.

piuletto

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