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Ecco perché l’Euroderby non può finire come nel 2003

Inter-Milan in Champions League non è una novità, anche se i precedenti rievocano ricordi dolorosi per il popolo nerazzurro. Il 2005, l’anno dei fumogeni e dell’incidente di Dida, è una pagina brutta, ma se si vuole parlare del vero dolore, bisogna tornare a 20 anni fa, alle drammatiche serate di maggio del 2003. Ecco, questa volta, quantomeno, non potrà andare allo stesso modo!

L’Euroderby del 2003, disputatosi anche quella volta in semifinale di Champions League, è noto per la tensione alle stelle che regnò su entrambe le gare e per il suo epilogo beffardo: l’Inter venne eliminata, senza mai essere sconfitta dal Milan. I nerazzurri persero senza perdere. L’andata fu a reti bianche, mentre il ritorno terminò 1-1. Ma a Manchester ci andarono i rossoneri.

Come fu possibile? Semplice, per la regola dei gol in trasferta. Formalmente, infatti, l’andata si giocò in casa del Milan, mentre il ritorno vedeva l’Inter come padrona di casa. Esattamente la stessa combinazione che si verificherà anche in questa stagione.

Tuttavia, essendo stata abolita la regola dei gol in trasferta dalla scorsa stagione, se si dovesse verificare lo stesso scenario questa volta si andrebbe ai tempi supplementari. A vent’anni di distanza, dunque, due pareggi non basteranno più: bisognerà vincere almeno una delle due gare per passare il turno. O affidarsi alla lotteria dei calci di rigore. Come ribadito dal presidente Zhang dopo il passaggio del turno con il Benfica, questa è la grande occasione per una rivincita.

Enrico Traini