Italia, basta snobbare l’Europa League. Ecco quanto vale oggi
L’Europa League conta, eccome. Lo snobbismo(o forse l’inadeguatezza?)degli ultimi anni per questa competizione da parte dei club italiani ha fatto sì che il calcio nostrano perdesse posizioni importanti per il ranking UEFA. Spagnoli, portoghesi, ma mettiamoci anche inglesi, tedeschi e turchi questo lo sapevano bene e hanno onorato e continuano ad onorare l’ormai ex Coppa Uefa. Sarà stato forse il cambiamento del nome a far perdere importanza( soltanto in Italia, ndr) al torneo? Fatto sta che adesso la “coppetta” vale 20 milioni di euro e, cosa ancora più importante, l’accesso diretto alla prossima Champions League: un appuntamento, quello del giovedì, che l’Inter e Mazzarri non possono permettersi di sottovalutare.
“La sola partecipazione all’Europa League, assicura 1,3 milioni di euro, a cui aggiungere i bonus relativi ai risultati dei gruppi iniziali- si legge sulle pagine del Corriere Dello Sport – una vittorie vale 200 mila euro, un pareggio 100, mentre il primo posto finale nel girone ne assicura altri 400. Da lì in poi è un crescendo per ogni turno superato: altri 200 mila euro per la qualificazione ai sedicesimi, 350 mila per gli ottavi, 450 per i quarti e un milione per la semifinale. La finale invece garantisce 5 milioni alla squadra vincente e 2,5 a quella sconfitta – ma non è finita qui – da considerare c’è pure il gruzzolo legato al market pool, calcolato in base al percorso fatto nella competizione e alla posizione dell’ultimo campionato. La Fiorentina, per esempio, arrivata fino agli ottavi nella scorsa stagione, si è assicurata una quota di 5,2 milioni, mentre la Lazio, che aveva vinto la Coppa Italia ed è uscita ai sedicesimi, è arrivata addirittura a sfiorare i 7. Per chiudere con i numeri, il Siviglia campione ha ottenuto dall’Uefa quasi 15 milioni”.
Chissà, magari adesso inizieranno a darci un taglio quelli dello sfottò tutto italiano del “giovedì sera Cesaroni e Europa League”