EX INTERISTI ON THE ROAD – Lo strano caso del gitano Quaresma
di Bartoloni Riccardo
Ricardo Andrade Quaresma Bernardo, “El Trivela” per i più intimi. L’unico tonfo di José Mourinho durante i suoi due anni all’Inter.
Arrivato in nerazzurro per una cifra stimata attorno ai 24 milioni di euro, Quaresma rappresentava il più importante acquisto della nuova Inter targata Mourinho. Un giocatore che con il Porto si era dimostrato perfettamente pronto al palcoscenico della Seria A, godendo di una notevole fama internazionale grazie alle buone prestazione europee, amplificate dall’eccentricità del personaggio .
Di origini gitane, con il ritmo nel sangue che in campo dovrebbe diventare classe calcistica. La tecnica di un numero dieci nei piedi di un’ala destra. Un caratteristico tiro di esterno, la “Trivela“, potenzialmente letale per il portiere avversario e perfetto per i colpi di testa dei suoi compagni. Queste almeno erano le aspettative prima che il giocatore si facesse vedere dalle parti di San Siro.
Il “Meazza” non bada ai numeri da circo: qualche tocchetto sopraffino non guasta mai, ma l’eccesso di giocate parnassiane non sono accettate. Riuscissero bene, almeno. Si narra infatti di tantissimi palloni da gara venduti su ebay durante la sua permanenza all’Inter, ovvia conseguenza di tutti quei tiri finiti nel terzo anello grazie al suo presunto tiro letale. Il “Meazza” inizialmente sopporta la novità, ma quando quel colpo continua ad essere reiterato con così tanta naturalezza e sempre con gli stessi pessimi risultati, i fischi si fanno subito sentire.
E’ così che arriva il prestito al Chelsea, a gennaio del 2009, terminato sei mesi dopo una permanenza in incognito. Il ritorno in nerazzurro coincide con la stagione dei trionfi nerazzurri, quella del Triplete, e per il portoghese ritagliarsi un minimo spazio risulta quasi impossibile. Quando ci riesce, partendo titolare in un’Inter-Fiorentina di fine novembre, mette finalmente in mostra le sue qualità, disputando dopo due anni dal suo arrivo la sua prima gara veramente positiva. Risolto il caso Quaresma penserebbero in molti, ora tornerà ad essere quello di Oporto. E invece no, perché “El Trivela”, ad un quarto d’ora dalla fine di quella stessa gara riesce anche ad infortunarsi, bloccando sul nascere un’eventualissima serie positiva di partite. Tornerà in campo dal primo minuto soltanto il 24 marzo 2010, senza ripetere l’impresa di novembre e riacquistando poco a poco l’anonimato che lo aveva avvolto durante la sua esperienza milanese. Figurerà con pochissimi meriti nella rosa degli eroi del Triplete, ma è poco probabile che se ne sia particolarmente vantato.
A giugno l’Inter decide di liberarsene il prima possibile, vendendolo per circa 7 milioni ai turchi del Besiktas, quasi 20 milioni in meno rispetto al prezzo d’acquisto. In Turchia Quaresma sembra ritrovare linfa vitale, riuscendo perfino a segnare con la sua magica Trivela. Ma l’incantesimo non può durare per troppo tempo e così il portoghese viene messo fuori rosa per motivi comportamentali. L’aggressione a pubblico ufficiale durante un processo dove era parte lesa a Lisbona è soltanto la goccia che fa traboccare il vaso, e così “El Trivela” abbandona definitivamente la Turchia per raggiungere la prosperosa Al-Ahli di Dubai, dove disputerà tredici gare andando a segno in tre occasioni.
A gennaio del 2014 Quaresma firma un contratto biennale con la squadra che gli aveva conferito fama internazionale, il Porto. Durante i suoi primi sei mesi nel paese lusitano riesca a scendere in campo 12 volte, segnando quattro reti. Sarà forse l’inizio di una seconda giovinezza per l’ala gitana, di certo nessuna prestazione positiva potrà mai convincere i tifosi nerazzurri a rivolerlo vedere nei paraggi di San Siro.