Fallisce l’idea “Tavolo della Pace”, ecco le dichiarazioni dei diretti interessati
Dopo 4 ore di riunione, si vedono uscire dalla sede del Coni a Roma i presidenti delle società calcistiche che avevano aderito al famoso “Tavolo della Pace“. Questa riunione aveva lo scopo di riportare il sereno nel calcio italiano, mettendo da parte il “decennio buio” della Serie A, ma le dichiarazioni dei vari presidenti e di Petrucci fanno pensare che non sia stato raggiunto questo obiettivo.
MORATTI – Il presidente nerazzurro sembra essere uno dei più tranquilli all’uscita dalla sede, affermando che: “Un incontro è sempre costruttivo, tutto è utile.” Poi aggiunge: “Comunque Petrucci dirà tutto“.
AGNELLI – Ancora meno espressivo il presidente della Juvenvtus Andrea Agnelli, che ai cronisti presenti dice: “Ci sentiamo più tardi”.
DELLA VALLE – Queste le dichiarazioni del presidente della Fiorentina: “Le posizioni restano distanti, non so perché la Fiorentina sia stata coinvolta su Calciopoli. Noi andremo avanti per la nostra strada“.
PETRUCCI – Il presidente del CONI prova a spiegare ciò che é successo durante l’incontro: “E’ stato un incontro molto lungo, cordiale e corretto, ma devo essere onesto le scorie di Calciopoli sono ancora molto scottanti e la realtà è che ognuno è rimasto sulle proprie posizioni, non è stata premiata la buona volontà. Non voglio ancora parlare di sconfitta, ma è chiaro che mi aspettavo un esito diverso. Mi auguro che mondo del calcio possa avviare quelle riforme che sarà poi mia cura portare all’attenzione del governo”.
ABETE – Simile a quella di Petrucci l’idea di Abete: “Le posizioni sono sedimentate, nonostante lo sforzo non si riesce a sanare una ferita profonda, anche se si cerca di andare verso il futuro“.