Fassone: “Inter e Milan devono lavorare per avere uno stadio di proprietà. Negli ultimi anni…”

Nel calcio di oggi poter contare su uno stadio di proprietà o, almeno, modernizzato, rappresenta un obiettivo importante da raggiungere per ogni club. In tal senso, Inter e Milan devono risolvere la questione relativa a San Siro, provando a trovare una soluzione condivisa.

Presente a La Feltrinelli di Milano in occasione della presentazione del libro di Marco Bellinazzo, l’amministratore delegato del Milan, Marco Fassone, ha parlato di diversi temi: “Milan e Inter sono tra gli specchi della nostra situazione: sono state l’emblema degli importanti successi in Italia ed Europa e l’espressione di due famiglie che hanno accompagnato le fortune delle due squadre. La Juventus è la storia di una famiglia intera e certamente quel tipo di modello ha caratterizzato il calcio italiano per un secolo. Milan e Inter hanno cambiato proprietà con dirigenti internazionali: Berlusconi e Moratti hanno reso felici la gran parte dei tifosi. Dal 2013 in avanti però, le milanesi hanno affrontato un modello che richiede tempo. Oggi Milan e Inter sono lontane dalla Juventus e dobbiamo seguire la loro strada, pensando più al sistema calcio che al piccolo club. Nuovo stadio? Inter e Milan devono lavorare, insieme o no, per uno stadio di proprietà per sviluppare ricavi e non solo. Che questa città sia ormai assolutamente pronta ad avere anche due stadi è evidente, che sia più giusto non lo so. L’Inter è più avanti di noi perché ci pensa da più tempo. Saremmo un esperimento unico per l’importanza delle due squadre. D’altra parte San Siro è San Siro. Quello che è certo è che con la nuova normativa in 12 mesi si può iniziare a lavorare e dal 2023 possiamo già giocare in una struttura più bella e funzionale“.

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