Ancora Felipe Melo: “Ho sempre voluto l’Inter. C’è la mentalità giusta per vincere”
Felipe Melo, tra i protagonisti della buona prima parte di stagione dell’Inter, ha rilasciato un’interessante intervista ai microfoni di Calcio2000. Il centrocampista brasiliano ha parlato della sua esperienza in nerazzurro: “Ho sempre voluto l’Inter e sono contento che il mio desiderio si sia realizzato. Devo dire grazie anche a Mancini che mi ha voluto a […]Felipe Melo, tra i protagonisti della buona prima parte di stagione dell’Inter, ha rilasciato un’interessante intervista ai microfoni di Calcio2000. Il centrocampista brasiliano ha parlato della sua esperienza in nerazzurro:
“Ho sempre voluto l’Inter e sono contento che il mio desiderio si sia realizzato. Devo dire grazie anche a Mancini che mi ha voluto a tutti i costi. C’è ancora chi dice che sei troppo cattivo… Se ne sono dette tante di falsità su di me. Ad esempio non mi è piaciuto quello che mi hanno messo in bocca riferito al Pipita (“Higuain me lo mangio io”, ndr). Non l’ho mai detto. Io ho tanto rispetto di Higuain e mai farei qualcosa per far male appositamente ad un avversario. Come quando hanno detto di Balotelli che lo avrei menato. Io sono amico di Balotelli… Io non sono cattivo, sono determinato a fare di tutto per la mia squadra che è una cosa diversa. Felipe, ti piace quest’Inter? Sì, tanto. Tutti insieme, vogliamo vincere a tutti i costi. Ho giocato in tante squadre e non sempre ho trovato questa mentalità che c’è all’Inter. Sono stato in squadre in cui, anche se perdevi, l’accettavi. Qui all’Inter, invece, conta solo la vittoria. Hai vinto tanto, mi dici un trofeo al quale sei più legato? Vincere lo scudetto in Turchia sul campo del Fenerbahce (stagione 2011/12, ndr) è stata una gioia immensa che non dimenticherò mai. Certo, anche portare a casa la Confederation Cup con la maglia del Brasile mi ha dato tanta felicità. Ora speriamo di vincere qualcosa con l’Inter. E che dici, ce la può fare l’Inter quest’anno? Siamo lì. Quando sono arrivato in Italia la prima volta, non c’era questo equilibrio in vetta. Ora ci sono tante squadre che lottano per vincere, è più bello così”.