24 Aprile 2016

Felipe Melo: “Ricominciare a vincere è un gran segnale, se non fossi diventato un calciatore…”

Il centrocampista nerazzurro è tornato indietro con i ricordi ma ha anche commentato l'attuale stagione dell'Inter
intervista melo

ALMERIA E SELECAO

ESPERIENZA SPAGNOLA – “L’allenatore che mi ha aiutato di più è stato Emery, l’attuale allenatore del Siviglia, siamo ancora in ottimi rapporti. Il mio contatto con l’Almeria è stato inizialmente difficile perché la Spagna era un Paese nuovo, ma siamo arrivati sesti vincendo contro le corazzate del campionato e per di più ho vinto, insieme a Xavi, il premio di miglior centrocampista del campionato, qualcosa da raccontare ai figli”.

NAZIONALE BRASILIANA – “Il Mondiale è stato qualcosa di fantastico, dicono che sono cattivo ma la mia cattiveria è quella di uno che doveva alzarsi alle 4 di mattina, fare 2 km per prendere l’autobus, senza niente da mangiare, per andare ad allenarsi. Con quella Nazionale abbiamo vinto tutto, Coppa America, Confederations Cup, qualificati per il Mondiale per primi dopo tanti anni, abbiamo vinto in Argentina, pensavo di vincere i Mondiali in Brasile purtroppo non è successo, pazienza. Magari mi succederà in futuro. Dunga per me è troppo importante perché mi ha fatto entrare in Nazionale, abbiamo parlato un po’ dopo il 7-1 contro la Germania, era dura anche per noi che non eravamo in quella partita perché ci sentivamo parte della Nazionale”.