Ferri: “Se l’Inter è da titolo il merito è di Conte. Mercato d’esperienza? Scelta coerente del club”
L'ex difensore crede che la società nerazzurra sia sulla strada giustaCon gli arrivi di Kolarov e Vidal, l’Inter potrebbe finalmente aggiungere al gruppo quel tipo di calciatori che Antonio Conte ricerca sul mercato: esperti, ma soprattutto con una certa confidenza alla vittoria. Soprattutto il cileno, infatti, oltre ad incastrarsi perfettamente nelle dinamiche di gioco del tecnico leccese, nel corso della propria carriera si è praticamente sempre ritrovato con almeno un trofeo in mano al termine di ogni stagione, eccetto l’ultima in cui a Barcellona hanno però vissuto difficoltà ben più profonde.
Di questo e tanto altro ha parlato l’ex difensore Riccardo Ferri sulle pagine de La Gazzetta Sportiva. La sua intervista: “Mercato d’esperienza? Credo sia l’ennesima scelta coerente presa dal club, che ha sempre un occhio attento alla gestione dei conti e ai limiti imposti dal fair play finanziario. Il Covid ha costretto tutti i club a rivedere i propri piani di investimento. La situazione si è un po’ intasata, ma la gestione dell’Inter mi sembra ancora una volta coerente e lineare verso il percorso di crescita degli ultimi anni”.
Però il mercato non sembra incentivare troppo i sogni.
“Ma per me è giusto che i tifosi sognino Messi, però è bene anche essere realisti, valutando i rischi amministrativi che certe operazione potrebbe portare”.
Allora concentriamoci sull’attualità: Vidal e Kolarov vicini, mentre sembrano raffreddarsi – se non tramontati – gli affari Tonali e Kumbulla.
“Evidentemente c’era stata una strategia iniziale che prevedeva l’investimento su giovani di prospettiva ma già affermati, utili nell’immediato e con grandi margini di crescita. Ma poi per far quadrare conti e ambizioni si è scelto di cambiare in favore di giocatori già collaudati e di grande esperienza internazionale per andare subito a colmare il gap con la Juve e puntare a vincere. Con Vidal e Kolarov si alza di molto l’asticella: assicurano qualità, quantità e personalità. E sono due che sanno prendersi la responsabilità quando le cose non vanno e indicare la strada per uscirne”.
E nello spogliatoio sanno come farsi sentire.
“Anche solo allenarsi con giocatori così fa crescere il gruppo. Sono rinforzi funzionali al progetto e ancora una volta l’Inter dimostra di sapersi muovere in maniera chirurgica per alzare il livello di qualità senza andare a gravare sul bilancio”.
Per svoltare però servirebbe un Kanté o un Ndombele.
“Mi sembra di capire che prima però bisognerà cedere. Anche qui parliamo di due top che piacciono molto a Conte e la società proverà ad accontentarlo. Questo significa che tra le parti c’è sinergia e condivisione”.
Così com’è, l’Inter è da titolo?
“Per me sì. E molto del merito va al lavoro svolto da Conte nella scorsa stagione. È riuscito a inculcare senso di appartenenza e mentalità vincente alla squadra, che è cresciuta tantissimo e adesso sa aggredire e prendere in mano la partita contro qualsiasi avversario.Antonio ha fatto qualcosa di straordinario, ora ha tutto per passare all’incasso”.
Magari con un ultimo regalo da parte del club.
“Sono sicuro che la società riuscirà ad arrivare ad altri grandi giocatori. Sono fiducioso, speranzoso e anche curioso di vedere cosa accadrà. Ma la base è già da grande squadra”.
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