Ferri: “Nell’Inter si vede senso di appartenenza. Spalletti vuole far diventare tutti protagonisti”
L'ex difensore nerazzurro ha presentato la sfida in programma questa sera a San Siro contro la SampdoriaRiccardo Ferri, doppio ex della sfida tra Inter e Sampdoria, a TMW Radio ha parlato della situazione in casa Inter:
SKRINIAR – “Skriniar ha superato ogni tipo di previsione. L’anno scorso con la Sampdoria ha fatto un campionato discreto, meglio nella seconda parte. Quando arrivi a San Siro sei consapevole di dover dare qualcosa in più per sopperire alle pressioni. Milan ha dimostrato di avere personalità, fisicità, senso della posizione e capacità di leggere le traiettorie del pallone. Tutto il resto, poi, è una lieta sorpresa”.
AVVIO INTER – “Spalletti e il suo staff stanno facendo un gran lavoro, con un focus sulla testa di quei giocatori che l’anno scorso non davano il massimo. Penso a Perisic, Candreva e Joao Mario che ha dimostrato di essere un altro. Ci metto anche Miranda anche se a corrente alternata. Poi Handanovic e D’Ambrosio stanno facendo un campionato strepitoso. Non dimentichiamo di Vecino: se ne parla poco ma io lo vedo meglio di Firenze perché era più sotto traccia. Sta prendendo coraggio, tecnicamente in mezzo è il migliore insieme a Borja Valero. Si vedono insomma il senso di appartenenza e la voglia di ribaltare la scorsa stagione negativa, anche se sono passati appena tre mesi e, in questo senso, va dato tempo al progetto. Dovessero arrivare almeno un paio di innesti importanti per zona, questa squadra farebbe il salto di qualità definitivo”
RESPONSABILITA’ – “Icardi sta tenendo un profilo basso, non fa dichiarazioni eclatanti, ma esprime molto con i fatti. Lui è l’esempio ma tutti gli altri lo seguono al cento per cento. Nessuno comunque più di Spalletti. Il tecnico attira tutta l’attenzione su di sé e stempera molto bene l’ambiente. Alcuni suoi monologhi, se vai a riassumerli, ti fanno capire quanto i suoi calciatori possano apprezzarlo. È chiaro che giocano anche per lui, credono molto nella loro guida. Luciano sta portando tutti verso l’obiettivo di essere protagonisti. Vorrebbe chiaramente qualche altro giocatore di qualità, ma stima molto i suoi ragazzi cercando sempre di trovare una nota positiva anche quando la squadra non fa bene”.
GIAMPAOLO – “Uno che sa portare organizzazione e facilità di imprimere la propria filosofia. Il suo progetto è nato l’anno scorso e, nonostante in estate abbia perso diversi pezzi importanti come Muriel, sta facendo anche meglio. La squadra ha un’identità forte e gioca a memoria, con un baricentro molto alto. L’Inter dovrà cercare di non subire troppo i blucerchiati”.
DIFENSORI DI OGGI – “I centrali di qualità non mancano. Certo se quando giocavo io prendevi certi gol che si vedono adesso, finivi dritto in prima pagina come il primo responsabile. Nel calcio di oggi, la marcatura a zona in area non esiste. C’è casomai il posizionamento della tattica individuale che insegnano fin dai giovanissimi. Aspetto che secondo me avvantaggia gli attaccanti che, non a caso, hanno aumentato la loro media gol. Il caso Immobile è lampante: i gol che ha fatto dopo nove giornate, ai miei tempi li segnava in una stagione”.
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