Intervenuto in conferenza stampa dopo mister Simone Inzaghi, al fianco di Alessandro Bastoni c’è Federico Dimarco che dopo aver vissuto da tifoso la finale del 2010 ora vive il sogno di giocare la finalissima di Champions League contro il Manchester City. Idee chiare, concentrazione e grande carica nelle risposte ai cronisti presenti al Media Day ad Appiano Gentile.
FINALE – “Una finale di Champions non capita tutti i giorni e giocarla da protagonista è qualcosa di incredibile. Siamo orgogliosi di noi. Siamo contentissimi di aver raggiunti questo traguardo, meritato sul campo. Sappiamo di incontrare una squadra forte. Per noi vincere questo trofeo è un sogno, per loro è un’ossessione”.
STOP A TORINO – “A Torino è stato deciso con l’allenatore di stare fuori a scopo precauzionale“.
PARTITA – “Dobbiamo fare la nostra partita, una partita da Inter. Non penso che sarà solo l’attacco a fare la gara, ma tutta la squadra. Siamo forti e lo abbiamo dimostrato nel nostro percorso”.
MANCHESTER CITY – “Sappiamo che loro sono tra i migliori d’Europa. L’Inter deve fare l’Inter: deve usare il suo orgoglio e la sua forza. Se lo facciamo possiamo levarci delle soddisfazioni. Da oggi penseremo al City e cercheremo di capire come potergli fare male”.
NO RIMPIANTI – “Per non avere rimpianti, bisogna buttare il cuore oltre l’ostacolo. Se facciamo l’Inter possiamo fare grandi risultati, come successo in questi anni. Vincere è il sogno di tutti, anche per il City. Andremo là e ci giocheremo le nostre carte”.
MESSAGGIO AI TIFOSI – “Noi daremo tutto e sputeremo sangue finché la partita non finirà“.
FINALE 2010 – “Il percorso è diverso rispetto al 2010. Loro erano una squadra forte. Lo siamo anche noi, ma loro avevamo tanti giocatori esperti e abituati. Noi siamo un gruppo giovane che sta vivendo questo sogno che potrà avverarsi il 10 giugno con un bel risultato. Sono 13 anni che riguardo la finale de 2010. Il secondo gol di Milito e Zanetti che alza la coppa sono i gol più belli”.
PERCORSO – “Passare un girone difficile con Bayern Monaco e Barcellona non è da tutti. Poi cambiano i pronostici. Abbiamo incontrato squadre forti come Benfica e Milan, però abbiamo dimostrato sul campo di esserci meritati la finale e ce la giocheremo alla pari”.
EMOZIONI – “Sono tante le emozioni. Quando inizi a giocare da piccolino per l’Inter speri di arrivare a vincere trofei. Ora siamo qui e sono contento, perché vuol dire che ho lavorato sodo e me lo sono meritato”.
ANSIA PARTITA – “Dormo bene prima delle partite. Ci chiudiamo in 6-7 in una stanza e ci divertiamo, poi il giorno dopo cerchiamo di dare il massimo”.
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