24 Febbraio 2019

Fiorentina-Inter, Spalletti furioso contro Caressa: “Rigore al 96′? Era petto pieno, l’abbiamo visto in quaranta dal campo!”

Il tecnico nerazzurro commenta così il pari del Franchi

Ai microfoni di Sky, Luciano Spalletti ha commentato il clamoroso pareggio in extremis maturato dal Franchi di Firenze tra la sua Inter e la Fiorentina di Stefano Pioli. Ecco le sue parole, con un giudizio sul discusso rigore concesso al 96′ dall’arbitro Abisso.

RIGORE AL 96′ – “Tutti questi “potrebbe essere” non vanno bene. La cosa è chiara, non c’è bisogno di fare una votazione in base a come si è tifosi: è petto netto, gli si muove anche la maglietta. Anche dal campo eravamo sicuri non fosse fallo di mano. Vogliamo ritirare fuori i polpastrelli dell’andata? Domani i titoli sono ‘via Spalletti’, viene questo e viene quest’altro. È così, non mettiamo i dubbi e non chiamiamo alle armi quelli contro. L’arbitro a me non ha detto niente e io non ci voglio parlare, non l’ha toccata di mano D’Ambrosio. Questi sono risultati fondamentali, che pesano. È lì davanti agli occhi: senza dubbi sui contatti e su dov’è andata la palla. In quaranta ci siamo accorti che l’avesse preso di petto. C’è forse un condizionamento in base ai polpastrelli del girone d’andata? Allora non si ha il livello di spessore per restare dentro? Questo strumento è importante, ti dà la possibilità di rivedere le cose. Gli stadi fischiano tutti. Io queste mani non le darei? Ma non è mano!”.

PARTITA – “È una considerazione giusta, anche perché poi c’è da mettere davanti anche la forza della Fiorentina in questo momento. Stanno attraversando un momento buono, ti mettono davvero in difficoltà con queste ripartenze. Hanno qualità anche quando palleggiano, avevamo fatto una prestazione di livello come personalità. Nel secondo tempo abbiamo tenuto palla, non riuscivano ad attaccarci e questo fatto che la squadra si è un po’ compattata era necessario per compensare l’assenza di un calciatore importante. È una squadra in condizione, con la testa nel percorso che deve fare”.