FOCUS – Auguri al Capitano di tante battaglie
Stagione 1995-96, stagione tormentata, tre allenatori che si avvicendano in panchina, un settimo posto sicuramente non degno della fama e del nome dell’Internazionale, un anno buio, senza spunti degni di nota se non per un ragazzotto argentino, un certo Javier Aldemar Zanetti, proveniente dal Banfiel, che si fece notare per la sua gamba e la sua resistenza, ben 39 presenze infatti e 2 gol nella sua prima stagione nerazzurra. Nel 1999 il ragazzo dai capelli inossidabili diventava capitano dell’Inter, prendendo il posto di un’icona nerazzurra, lo zio Beppe Bergomi, quella fascia di capitano il buon Javier, da allora, non l’ha mai mollata, anche se di anni nel frattempo ne sono passati, la stagione 2013-14 è alle porte e nel viso del ragazzo di Buenos Aires ci sono le rughe dell’esperienza, poche in realtà rispetto alla media mondiale.
Problemi di capelli, il Capitano, sicuramente non ne ha mai avuti, un grazie a Madre Natura per la sua chioma irresistibile e un grazie a chi da anni, lo acconcia sempre allo stesso modo, come se ad ogni partita Javier dovesse sposarsi e dovesse farsi trovare col suo miglior aspetto e il suo miglior vestito. Il matrimonio di Javier con la sua Inter è di quelli lunghi e le dimostrazioni d’amore sono frequenti e continue da ambo le parti: giocatore in attività e straniero con più presenze in A, uomo con più presenze nella storia dell’Inter (845) e Capitano con più presenze in Champions (82), recordman di presenze consecutive in serie A con la maglia dell’Inter, di cui è il giocatore più vincente della storia con sedici trofei, questi i regali che Zanetti ha donato all’Inter e a tutti i suoi tifosi. In cambio il Capitano è stato investito del compito di guidare l’Inter in questi anni, nei momenti belli, in cui i cieli di tutta Europa si dipingevano di nerazzurro, ma soprattutto nei momenti bui, tanti, sia per demeriti dell’ambiente che per vicende poi non più di tanto oscure, Javier ha sempre tenuto botta alle difficoltà di una famiglia come quella nerazzurra che ha oscillato tra periodi di stenti a periodi trionfanti in poco tempo, ha retto alle pressioni psicologiche che ogni domenica caratterizzano l’Inter più di qualsiasi squadra, sempre con la sua pacatezza, anche quando l’indignazione e lo scoramento si facevano forti, quasi insopportabili.
Javier Zanetti continua a dare tanto alla sua Inter, anche dopo il crack che lo tiene ancora oggi ai box, il primo dopo anni di galoppate ininterrotte ed esaltanti, un ko che avrebbe steso pure un toro, perchè giunto a cavallo tra i 39 e i 40 anni, ma non un supereroe riconosciuto e acclamato da tutti. Il giorno dopo l’operazione, il sig. Zanetti era pronto per un’altra sfida, per tornare a calcare quei campi da cui tanto manca e per lasciare, in un futuro prossimo o lontano, l’Inter nel migliore dei modi
Un campione tenace e fedele, uno che non si è mai arreso di fronte a tanti anni bui, a tanti allenatori cambiati e a tanti posizionamenti a metà classifica, uno che ha saputo resistere alle lusinghe del Real Madrid, la superpotenza per eccellenza del calcio mondiale, proprio in un periodo in cui la sua Inter navigava in cattive acque, uno che ha quindi raccolto i frutti di tanti sacrifici e di tante galoppate e ha potuto sfogarsi in quell’urlo di quella notte del 22 Maggio in cui ha potuto finalmente alzare la sua Champions League.
Un professionista mai sopra le righe, sempre corretto in campo e fuori dal campo, generoso con il suo impegno nel sociale e riconosciuto da tutti i tifosi, interisti e non, come esempio da seguire, il primo ad accogliere i tanti compagni che si sono susseguiti in questi tanti anni, unico nel metterci la faccia anche quando si rischiava di bruciarla.
Oggi, giorno 10 agosto, Javier Zanetti compie 40 anni, solo un dato anagrafico per un supereroe come lui che di anni, siamo sicuri, se ne sente la metà, l’Inter esprime tutta la sua gratitutidine anche tramite uno splendido comunicato dedicatogli e il Capitano si sente sempre di più orgoglioso dei colori che indosserà ancora come giocatore e sicuramente per sempre nella sua vita, perchè per l’Inter il Capitano è roba seria e un Capitano come Javier Zanetti di certo non si trova tutti i giorni…
Auguri Capitano, sono 40 per la carta d’identità ma si sa tu a quella non hai mai fatto caso…