FOCUS – Piero Ausilio, il mercante d’oriente e d’occidente
Focus Ausilio, il Marco Polo del mercato nerazzurro
Il mercato di tessuti del XIII secolo regala al mondo intero le straordinarie gesta del veneziano Marco Polo, personaggio studiato ed ammirato da più generazioni e simbolo ormai universalmente riconosciuto di esplorazione ed intraprendenza. Il prode Marco, assieme al proprio fedele equipaggio, approdò nell’allora inesplorata Cina, aprendo al mondo intero le porte del più affascinante tra i paesi orientali.
Piero Ausilio, che di mestiere non è un navigatore nè tantomeno un esploratore ma un moderno e talentuoso direttore sportivo, si cimenta nel metaforico percorso inverso di Marco Polo, setacciando il mari del mercato partendo proprio dall’Oriente, terra del nuovo patron nerazzurro Erick Thohir, dal quale nasce il nuovo corso interista, capace di coinvolgere anche i più scettici, per portare nella Milano nerazzurra quei tasselli capaci di permettere il salto di qualità ad una rosa cucita su misura per mister Mazzarri, arcigna ed intraprendente, ma orfana di calciatori divenuti leggenda con lo storico Triplete.
Il viaggio inizia durante il freddo inverno della scorsa stagione calcistica. Domate le gelide onde che baciano la costa inglese, Si giunge via terra a Manchester, dove si conclude l’acquisto a parametro zero del roccioso centrale serbo Nemanja Vidic, calciatore di livello internazionale, capace di far innamorare i propri nuovi tifosi dopo le sole apparizioni amichevoli,mostrando una sagacia tattica ed un’esperienza fondamentale dentro e fuori dal campo.
Passato il freddo ecco un’operazione di contorno, una seta meno pregiata rispetto alla prima ma di fondamentale utilità all’interno di una bottega: salutato Luca Castellazzi ecco in stiva Tommaso Berni, nuovo terzo portiere nerazzurro, tesserato come Vidic a parametro zero.
Il viaggio per i mari del calciomercato continua con due complessi acquisti: dopo una lunga trattativa il Rubin Kazan molla la presa e il prode Piero strappa il prestito di Yann M’Vila ai tartari per 1 milione di euro più un eventuale riscatto fissato ad 8 milioni. Colpo importante, forse passato in sordina rispetto ad altre operazioni: M’Vila è un centrocampista completo, dotato fisicamente ed ancora giovanissimo. Di pari passo al centrocampista francese il mercante Piero chiude anche l’operazione Dodò con la Roma: i dubbi dei tifosi vengono fugati alle prime apparizioni del giocatore, apparso motivato, pronto e soprattutto determinato a dare il massimo per la nuova maglia. Anche qui Ausilio si rende protagonista di un’ottima trattativa: il giocatore, che arriva in prestito con diritto di riscatto, verrà pagato 9 milioni tra due anni, non gravando quindi sull’attuale bilancio.
La tratta, almeno momentaneamente, si conclude con altri due colpi prima del ritorno in porto. La nave carica di novità abbraccia Osvaldo e Medel, sete preziose dal valore differente: la prima tornata di moda dopo un anno in naftalina, la seconda divenuta tendenza e richiestissima da più negozianti dopo la straordinaria vetrina mondiale. Osvaldo arriva, come M’Vila e Dodò in prestito con diritto di riscatto fisso a sette milioni di euro, operazione economicamente straordinaria, considerando il valore del giocatore che soli sei mesi fa era valutato quasi il triplo dal Southampton. Medel, non ancora ufficialmente nerazzurro, arriva per otto milioni di euro pagabili in tre rate, e rinforza ulteriormente un centrocampo bisognoso di garra e quantità.
La nave dicevamo, torna quindi in porto. Ormeggiata presso la banchina nerazzurra, la folla soddisfatta attende il prode condottiero e le sue preziose merci, pronte ad essere ammirate ed analizzate dagli esigenti spettatori. Piero il navigatore ringrazia, erigendosi a speranza nerazzurra del presente e del futuro. D’altronde citando un altro grande navigatore, Cristoforo Colombo: “Il mare concederà ad ogni uomo nuove speranze, come il sonno porta i sogni“, ed Ausilio è pronto a realizzare quelli di una tifoseria ambiziosa ed affamata dopo le recenti tempeste.