FOCUS – C’è la logica e poi c’è la Pazza Inter…
di Claudio Colombrita Vigilia di Inter-Napoli, banale dire la solita frase: “non una partita qualunque”, più utile provare a spiegare perchè la partita di domani sera abbia un peso determinante nell’economia del campionato. Il giorno dopo Juventus-Inter si celebrava la squadra nerazzurra, la vera anti-Juve, se la può giocare alla pari, anzi potrebbe essere anche favorita visto come si è sbarazzata dei bianconeri, grande Branca per il mercato, bravissimo Moratti e la sua politica, Stramaccioni come Mourinho e via dicendo… Non è passato molto da quel turbinio di parole, ma la situazione è cambiata, dire mutata radicalmente sarebbe scorretto perchè se è vero che le esaltazioni facili sono quanto di più nocivo per una squadra, specie se giovane e nuova, gli scoraggiamenti estremi sono ingenerosi e del tutto privi di fondamento.
E’ un’Inter diversa, una squadra che sta tirando il fiato, che ha perso parecchi punti ma soprattutto l’identità e l’umiltà che l’aveva contraddistinta nel pre Juve-Inter, parecchi giocatori che sono stati i propulsori di questa cavalcata sorprendente si sono appannati (Milito), altri si sono persi per strada tra squalifiche (Cassano) e comprensibili cali di forma (Palacio). Non a caso sono stati citati i componenti del tridente delle meraviglie, forse il più forte parco attaccanti della serie a, che si è però inceppato, tanto da dover far ricorso ad un autogol nel corso dell’ultima partita per aver la meglio sul Palermo.
I borsini di questo Inter- Napoli ci parlano di una squadra partenopea troppo presto accantonata dopo l’exploit dell’Inter e che invece si sta dimostrando squadra solida e convincente, un mix di giocatori che si conoscono da tempo, una compagine che spesso si esalta proprio nei match che contano. Se dovessimo ragionare con raziocinio saremmo portati a dire che il Napoli, viste le ultime prestazioni e visto lo stato di forma delle sue stelle (Cavani e Hamsik) e della squadra in generale, si presenta al match da favorita, specie se imporrà il suo ritmo frenetico fin da subito, tuttavia queste grandi partite, come spesso accade, sfuggono ad ogni logica e raccolgono in sè numerosi elementi che concorrono alla riuscita e dunque al risultato finale: esperienza, fortuna, determinazione insieme a tecnica e stato di forma.
Inter e Napoli hanno una grande occasione, specie se la Juve perderà punti a Palermo, sono al loro esame di maturità, non possono perdere ulteriore terreno perchè 4 punti sono recuperabili ma sette (eventualmente) sarebbero una mini montagna da scalare. Hanno dunque entrambe la determinazione e la carica naturale per il contesto e per queste grandi partite, l’esperienza storicamente è dalla parte dell’Inter ma la squadra partenopea si conosce da più tempo, c’è poi la fortuna, che inciderà come al solito secondo il suo volere.
In quanto a tecnica il rientro di Cassano può far respirare una boccata d’ossigeno a Stramaccioni, troppo spesso alle prese con una squadra di tanta sostanza ma poca qualità, la classe di Cavani e la vena di Hamsik sono le frecce all’arco di Mazzarri, sullo stato di forrma poi, le apparizioni precedenti dicono Napoli, ma queste partite fanno storia a sè, si trovano energie mentali che a volte possono sopperire anche a delle carenze fisiche.
Ultimo aspetto, non meno importante, riguarda il periodo in cui si colloca questo Inter-Napoli, i nerazzurri sono in calo e alle prese con lo spinoso problema di Sneijder, i partenopei sono decisamente più sereni e sono in ascesa, ma la storia del calcio dice che certe partite sono impronosticabili e la storia della Pazza Inter lo conferma…