FOCUS – Il mercato delle emozioni, un mercato da pazza Inter!
di Lorenzo Polimanti
Basta così! Staccate gli occhi dalla TV, non cercate più di carpire gli ultimi segreti dall’ATA Hotel di Milano, scordatevi altri colpi: il mercato è chiuso, se ne riparla in estate. E? passato un mese. Un mese grigio per i tifosi nerazzurri. Un freddo gennaio, fatto di cessioni dolorose e che, a soli due giorni dal gong finale, aveva regalato un unico, contestatissimo, acquisto: quello di Tommaso Rocchi. Il tempo stringe, servono rinforzi, sale l’ansia. Ecco la svolta!
PARTENZE E PAURE – Via Wes, via Coutinho. L’Inter cede e gli interisti insorgono. Moratti è il presidente svogliato che deve tornare a giocare col petrolio, Branca il male della società. Si rincorrono nomi, circolano voci, giocatori su giocatori accostati, soprattutto dai giornali, alla Beneamata: ?Non sono da Inter!? sentenziano decisi molti tifosi con la loro bella tastiera accusatrice e la dirigenza, ufficialmente, ancora non si muove. Ma c’è un tesoretto, giusto? Sarà reinvestito, vero?
LE TRISTI TELENOVELE – Dopo Lavezzi, sfumato Lucas, ecco una nuova serie televisiva che tiene tutti incollati al teleschermo. Paulinho! Era in pugno la scorsa estate, poi la frenata sul più bello prima di un improvviso ritorno di fiamma invernale. Brasile-Milano, Italia-Sud America. Fax, chiamate ed incontri. Stramaccioni lo vuole, il prezzo lievita: da 8 milioni si passa a 15, poi la clausola schizza misteriosamente a 20 milioni di euro. Tanti, troppi. Moratti non è sicuro e le tastiere tornano a picchiare inesorabilmente: ?Sarà un flop, non sprechiamo i soldi!?. C’è pessimismo mentre i cugini rossoneri accolgono il Bad Boy a prezzo di saldo ed anche la fiction sul centrocampista del Corinthians sembra destinata alla cancellazione.
ACQUISTI A PROGETTO – Presidente Moratti, lei resta a guardare? ?Vogliamo giocatori funzionali al progetto? risponde. Niente giri strani col Genoa, niente pagamenti rateali degni delle migliori promozioni lanciate da Mastrota, niente nomi altisonanti: il nostro presidente non si deve candidare e, alla logica dei nomi, preferisce un mercato di idee. Schelotto darà corsa e grinta sulla fascia, Kuzmanovic quantità e qualità in mezzo, Kovacic sarà il regista presente e futuro, Carrizo il vice Handanovic, Laxalt, magari, una nuova stella. Due giorni, 48 ore, cinque colpi: ecco gli acquisti ?umili, ma utili?. Le tastiere, ora, sono meno arrabbiate ed i tifosi accigliati tornano ad abbozzare un sorriso.
Perché il tifoso dell’Inter si nutre di emozioni, vive di emozioni ed i botti in extremis sono adrenalina pura. E’ passato un mese. Un mese che sembrava destinato a concludersi con la triste realtà di un mercato privo di sorprese. Il mercato, però, è pazzo come pazza è, da sempre, la nostra Inter. Parola al campo ora. E a chi ancora non fosse convinto del progetto… Beh, consiglio di aspettare maggio.