FOCUS – Nemanja Vidic, il gigante con due cuori.
Focus Inter: Nemanja Vidic, il gigante con due cuori…
“Organo muscolare, cavo, che costituisce il centro motore dell’apparato circolatorio, situato, nell’uomo, tra i due polmoni, sopra al diaframma, davanti alla colonna vertebrale, dietro lo sterno“.
Così il dizionario Treccani definisce il cuore, il “motore del corpo umano”, come veniva chiamato ai tempi delle scuole elementari, dove il più grande pensiero era legato all’epilogo di un cartone animato e dove il calcio era sinonimo di figurine: in lucide bustine o accartocciate a mo’ di pacco regalo attorno a gomme da masticare durissime e dal sapore inesistente, poco cambiava.
Nemanja da Uzice invece, già in tenera età ragiona da uomo quale è sempre stato, e capisce che per diventare un campione con la C (compagna fedele sul possente braccio destro per tante partite) maiuscola, bisogna mettere da parte figurine e gomme da masticare insapore per creare da subito un altro cuore da dedicare allo sport più bello del mondo. Il ragazzo ci riuscirà, convincendo il mondo intero a suon di tackle e colpi di testa. Ma torniamo indietro di qualche anno: finito al glorioso Manchester United, che lo soffia sul filo di lana alla Fiorentina dopo il buon impatto con il grande calcio tra le fila dello Spartak Mosca, si impone costantemente come leader dentro e fuori dal campo, mostrando un temperamento capace di eclissare le proprie incredibili doti atletiche, ed addirittura un senso della posizione visto in pochi centrali negli ultimi dieci anni.
Vidic in campo sembra un androide cinematografico: complice anche uno sguardo glaciale capace di intimorire ogni avversario incontrato, pare non patire le emozioni dei tanti pre- gara affrontati. Sembra inoltre non temere nessun attaccante, puntualmente arginato o nelle peggiori ipotesi steso con agonismo ma mai con cattiveria. La Premier League, cucina da 3 stelle Michelin del calcio internazionale, si innamora del temperamento intrinseco del balcanico, divenuto ormai idolo dalle parti di Manchester ed avversario temuto e rispettato dal resto del paese.
Mandata agli archivi la più bella e rosea parentesi della propria carriera, il baldo Nemanja prova a ripartire da una piazza che del “secondo cuore” ha fatto un vero e proprio diktat. San Siro impazzisce per chi riesce a dare qualcosa in più, per chi non ha mai mollato e per chi può sempre vantarsi di poter uscire a testa alta dopo ogni partita, che sia essa una finale di Champions League o un’amichevole contro una selezione locale, poco conta. Gli attaccanti avversari del nostro campionato sono avvertiti. Il duro Vidic non tira mai via la gamba, ci mette sempre la faccia, metaforicamente e fisicamente: non è difficile, utilizzando un comune motore di ricerca, imbattersi nel volto del cyborg serbo insanguinato, a causa dei frequenti contatti in area di rigore. L’augurio più grande è che il nuovo numero 15 possa dare una lezione di anatomia calcistica ai tanti giovani presenti in rosa, improvvisandosi maestro di scienze per qualche minuto, spiegando che i giganti con due cuori alla fine hanno sempre trovato il modo di farsi amare il doppio.