FOCUS – Inter-Fiorentina: work in progress, non fermiamoci proprio ora!
di Nunzio Corrasco.
Dopo la goleada rifilata al Sassuolo nel lunch-game di domenica scorsa, l’Inter è chiamata a superare un nuovo e più complesso esame; la Fiorentina di Vincenzo Montella. Si tratterà di un vero e proprio scontro diretto tra due squadre che hanno come obiettivo dichiarato quello di qualificarsi alla prossima edizione della Champions League. La nostra Inter ci arriva sicuramente meglio, dopo un inizio di stagione ben al di sopra di ogni aspettativa. In pochi infatti avrebbero scommesso su di un’Inter già quadrata e pronta a giocarsi le proprie chance contro le migliori squadre italiane dopo soli pochi mesi dalla cura Mazzarri.
Il nostro mister, fin dal ritiro di Pinzolo, era chiamato a restaurare il grattacielo nerazzurro, giunto sul punto di cadere al termine della passata stagione; chiunque avrebbe probabilmente optato per la demolizione di quello che era diventato un vecchio palazzo, andando poi a ricostruire sulle macerie un nuovo e più futuristico edificio. Qualunque allenatore avrebbe preteso una tabula rasa completa (o quasi) della rosa che nel corso della passata stagione ha collezionato tutta una serie di record negativi difficilmente ripetibili nella storia nerazzurra (o almeno ci si augura). Walter Mazzarri invece, ben consapevole delle proprie qualità, ha deciso di ristrutturare quel vecchio palazzo lasciato da Stramaccioni, cercando di creare un nuovo e più moderno grattacielo con i colori del cielo e della notte. Ha cercato di rivalutare tutto il materiale umano a disposizione, e soprattutto ha seguito una regola base, la cui applicazione è assolutamente imprescindibile per consentire a qualsiasi edificio di restare in piedi: è partito dalla ricostruzione delle fondamenta.
Quando lo strumento per operare la ricostruzione viene ad essere un pallone e non dei semplici mattoni, ricostruire le fondamenta significa semplicemente cercare di dare una certa solidità difensiva alla squadra che si allena. Il mister è dunque partito dall’abc del calcio, ma nelle condizioni in cui la squadra si trovava al suo arrivo non c’era alcuna altra strada percorribile. Nella costruzione di questo grattacielo nerazzurro, Walter Mazzarri si trova probabilmente più avanti di quanto non avesse progettato ad inizio stagione e questo grazie alla rivalutazione di molti operai nerazzurri, quali Jonathan ed Alvarez ad esempio. Certamente il tecnico toscano avrebbe visto con favore l’arrivo di qualche altro operaio (nuovo acquisto) ma essendo un allenatore capace, sta cercando di sfruttare al massimo ciò che ha a disposizione, senza cadere in uno stato confusionale, come invece è accaduto a molti suoi predecessori.
In questo processo di crescita che la squadra nerazzurra sta cercando di ultimare, l’ostacolo Fiorentina appare essere un ottimo esame per cercare di capire lo stato dei lavori del cantiere nerazzurro. La Fiorentina di Mister Montella è una squadra ostica, fa del palleggio e del fraseggio nello stretto la sua caratteristica peculiare. Per nostra fortuna la Viola che si presenterà allo stadio Meazza, sarà una versione rimaneggiata della solita Fiorentina che normalmente delizia gli appassionati di questo sport con un gioco armonico e divertente; all’appello mancheranno certamente lo squalificato Pizarro e gli infortunati Gomez e Cuadrado. Assenze non di poco conto, che devono indurci a puntare con tutte le nostre forze alla vittoria; l’occasione è troppo ghiotta e sarebbe un vero peccato lasciarcela sfuggire. Chiaramente con tutto ciò non si vuole assolutamente sminuire la pericolosità della squadra toscana, ma certo affrontarla senza alcuni dei suoi più importanti interpreti è sicuramente un colpo di fortuna per Mazzarri e i suoi ragazzi. Vincere sarebbe importantissimo non solo per la classifica, ma soprattutto per il morale e l’autostima che in caso di risultato positivo, aumenterebbero in maniera sostanziale.
In questo momento nel mondo Inter si respira un grande entusiasmo, complice il prossimo arrivo di Thohir e soprattutto gli ottimi risultati che la squadra sta raggiungendo in queste prime giornate di campionato. Sarà però importante non montarsi la testa, volare bassi e soprattutto essere consapevoli dei pregi ma anche dei limiti della nuova Mazzarrinter. Ad inizio stagione la nostra Beneamata era considerata un p0′ da tutti (tifosi, addetti ai lavori e opinionisti) come la quinta-sesta forza del campionato, poi le incoraggianti prestazioni offerte dalla nuova creatura di Mazzarri hanno spinto molti sostenitori nerazzurri a spiccare voli pindarici e a sognare di conquistare traguardi impensabili il 2 settembre alle ore 23 (momento in cui si è chiuso ufficialmente il mercato). Questo dilagante e coinvolgente entusiasmo creatosi attorno alla nuova Inter, ha sicuramente in Walter Mazzarri il primo ed il principale artefice; lo stesso mister toscano però sa perfettamente come il campionato nerazzurro resti ancora molto complicato. Molte infatti sono le squadre che hanno come obiettivo (minimo o massimo) quello di raggiungere una delle prime tre posizioni in classifica, piazzamento che garantirebbe poi la qualificazione alla prossima edizione della Champions League, con accesso diretto o attraverso i preliminari. Quantificando in 5-6 le pretendenti ad un posto nell’Europa che conta, è facile comprendere come non sarà certo una passeggiata riuscire a centrare l’obiettivo.
Walter Mazzarri ed i suo ragazzi lavorano duramente per migliorare e per cercare di ultimare la costruzione di quel grattacielo nerazzurro che una volta realizzato ci permetterà davvero di spiccare il volo, sognando di raggiungere i massimi traguardi. Il cantiere della Mazzarrinter è al lavoro e tra un mattone nero e l’altro blu, campeggia un cartello con scritto: work in progress… I tifosi nerazzurri ci credono, non fermiamoci proprio ora!