FOCUS – Halloween nerazzurro, tra caccia alle streghe, fantasmi del (recente) passato e paure premature
Focus Inter Halloween
Focus Inter Halloween
Halloween, notte di paura e caramelle per i bambini. Parlando di Inter, tifo e stampa sono più propensi alla preoccupazione, alla negatività, mentre fingono che i dolcetti non ci siano, come chi non risponde al citofono il 31 ottobre. Cercando di accantonare inutili polemiche e orrori di stampa, è importante focalizzarsi sull’attuale momento nerazzurro e cogliere i lati davvero negativi e quelli positivi, che – sì – ci sono.
CACCIA ALLE STREGHE ? Le bambine amano travestirsi da streghe nella notte di Halloween, ma non per questo vengono messe al rogo come a metà dello scorso millennio. In casa Inter, al contrario, chi lavora per il bene della squadra e della società, nonostante le difficoltà, viene posto costantemente al centro di polemiche e inutili polveroni, sollevati riportando virgolettati mutili o decontestualizzati. È il caso del mister, Mazzarri, che è stato più volte imboccato, durante la conferenza pre Saint Etienne, sperando che dicesse la frase da prima pagina su Moratti. Il tecnico nerazzurro, alla seconda domanda sull’argomento, ha glissato, dicendo che non voleva sprecare energie per rispondergli, essendo concentrato sulla partita. Tradotto nella lingua di certi giornali e giornalisti: Non mi interessa di Moratti, non spreco tempo per rispondergli. Il riassunto che è stato offerto ai lettori, a grandi linee, è questo, e non corrisponde alla realtà. Altro stregone, più che strega, al centro della ricerca dei cacciatori – se non si fosse capito, una parte dei tifosi e alcuni giornali e giornalisti – è il presidente Thohir, accusato per i più disparati motivi di non svolgere adeguatamente il suo compito, di non avere davvero la disponibilità economica che sembrava (da cosa?) e di essere “antipatico a tutti”. Preso per assodato che la situazione del bilancio, come ripetuto spesso, era disastrosa al suo arrivo, il tycoon sta ricostruendo l’Inter in maniera graduale ed intelligente, con una politica internazionale e da vero imprenditore. Se qualcuno, poi, lo ritiene poco simpatico perché ha tolto qualche abbonamento gratuito – a gente che, sinceramente, non ne aveva certo bisogno per questioni economiche – è anche difficile prendere sul serio tale persona. Insomma, chi ama l’Inter può sforzarsi e pagare il biglietto, specie se i suoi stipendi hanno qualche zero in più di quelli di un tifoso medio. FANTASMI DEL PASSATO – Ciò che di questa Inter può legittimamente far preoccupare è la situazione infortuni. Solamente due annate fa, ci trovavamo a ingaggiare Tommaso Rocchi, per via della penuria di attaccanti dettata dai problemi dei giocatori in rosa. Il calo fisico e la mole di acciacchi e guai muscolari che stanno colpendo gli attuali calciatori nerazzurri sono campanelli di allarme importanti, perchè in una squadra di Mazzarri questa è una novità. Osvaldo, Jonathan, M’Vila e D’Ambrosio sono tra gli interessati e sono stati tutti colpiti da infortuni della durata di un mese, se non di più. Sarà di fondamentale importanza, durante la pausa per le nazionali e, più avanti, quella invernale, cercare di porre rimedio a tale problema, che difficilmente è un insieme di coincidenze. Per evitare che i fantasmi di un passato non troppo lontano rimbalzino nella testa di chi ha vissuto la stagione 2012-2013. PAURE PREMATURE – Dopo aver già affrontato Sampdoria, Napoli e Fiorentina, l’Inter si trova a un punto in meno dal terzo posto, occupato da ben quattro squadre. Finalmente stanno anche arrivando i rigori – quelli legittimi, lungi dall’aspettarci aiutini – e Icardi sembra il realizzatore adatto per i tiri dagli undici metri. Tenendo anche conto del numero di giocatori ancora in fase di recupero, questi dati compongono un quadro che non deve dettare le eccessive preoccupazioni che vengono esternate da tanti tifosi. Non c’è nessuna crisi Inter, come i detrattori amano definirla. Con un solo punto in più in classifica ci sono squadre come Lazio e Milan, delle quali non si parla come di compagini allo sbando, ma se ne esaltano i lati positivi. L’Inter non subisce gol da ben 3 partite, ha iniziato a creare più occasioni in attacco e deve soltanto trovare il modo di capitalizzarle meglio, lavorandoci e recuperando gli infortunati. Il resto sono chiacchiere da bar e pessimismo gratuito. COME JACK SKELETRON – Cosa deve fare il tifoso, alla luce di queste considerazioni, trovandosi a meditare sull’Inter al 31 di ottobre? Porsi nella stessa mentalità di Jack Skeletron in The nightmare before Christmas. Lo scheletro, re della città di Halloween, scopre la città di Natale, gioiosa e festosa, e capisce che essa è nettamente meglio del regno di terrore su cui governa. Così, con buona volontà e ottimismo, decide di occuparsi dei festeggiamenti natalizi di quell’anno, senza venire compreso dai suoi concittadini, che rovinano la festa. In questo senso, i tifosi nerazzurri devono abbandonare il pessimismo e gli allarmi prematuri che si stanno creando, in favore di una più lucida analisi, cogliendo gli aspetti positivi del miglioramento nerazzurro. Nella speranza che tutti facciano come Jack Skeletron, e che si evitino le incomprensioni, per remare tutti nella stessa direzione, sulla meravigliosa barca che è l’Inter, in viaggio in un mare mai tranquillo. Matteo Rasile Follow @teo_ras
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